Il personale derby di Gigio Donnarumma con il Napoli è finito con una raffica di polemiche. Colpa di quella parata sui titoli di coda della sfida di San Siro che potrebbe costare lo scudetto alla squadra di Sarri, ma ancora di più per un video che doveva restare privato ma che invece finisce su Instagram. Nel video il portiere di Castellammare di Stabia, ieri 100 in A, chiede scusa allo zio per quel miracolo su Milik: «Non l'ho fatto apposta, volevo togliere la mano, ma non ci sono riuscito». Per poi urlare «vafamm...», un'espressione volgare che in dialetto si usa in più circostanze: per mandare a quel paese qualcuno o, come in questo caso, con un'accezione liberatoria, per esultare appunto.
Le parole del portiere del Milan e della Nazionale scatenano un vespaio di critiche in rete, tanto che i profili social di Gigio vengono inondati di insulti. Ai tifosi del Napoli non era piaciuta la sua reazione di gioia sulla parata decisiva al 92', per la quale Donnarumma aveva ricevuto un sms di complimenti da Gigi Buffon, come confermato dal numero uno della Juve. Quell'esultanza liberatoria dell'estremo difensore del Milan, fischiato dai supporter partenopei anche prima della sua prodezza, è stata figlia del periodo non brillantissimo attraversato dal portierone.
Costretto, dopo che il video ha ormai fatto incetta di visualizzazioni, a fare chiarezza con un altro su Facebook: «Il messaggio era solo uno sfottò in famiglia con mio zio, con cui scherzo sempre prima e dopo le partite. Non è nulla contro Napoli, i napoletani e contro nessuno. Mi dispiace che qualcuno abbia pensato male e frainteso questo mio video, che era molto personale. Non so come sia uscito. Lavoro con il Milan, quindi faccio il bene del mio club. Io sono simpatizzante del Napoli come ho già detto dopo la partita di domenica e non ho niente contro. Scendo volentieri nella mia città perché sto bene. Mando un abbraccio forte e un in bocca al lupo».
Donnarumma non è comunque fortunato nel suo rapporto con i social.
Tutti ricorderanno le roventi polemiche durante gli Europei Under 21 con il portiere che aveva deciso di chiudere il suo account Instagram spiegando come fosse stato vittima di un hackeraggio, dopo il post di amore al Milan in un momento in cui, magari, il procuratore Mino Raiola non aveva propriamente gradito. Stavolta niente hacker di mezzo, solo una mano troppo zelante a svelare un messaggio di famiglia. Ma nel calcio guai a scherzare troppo...
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