"Il mio occhio! Il mio occhio è caduto in acqua!". Alle Olimpiadi di Tokyo, il nuotatore britannico Hector Pardoe ha vissuto un incubo terrificante: dopo aver ricevuto una gomitata da un avversario ad un paio di chilometri dall'arrivo pensava che l'occhio, uscito dall'orbita oculare fosse finito in acqua.
I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono ormai alle spalle, una edizione davvero indimenticabile per i colori azzurri, che ha significato il record assoluto di medaglie per l'Italia. È passato un po' in sordina l'incubo terribile, vissuto dal 20enne inglese Hector Pardoe, durante la 10 km nelle acque dell'Odaiba Marine Park, la stessa gara in cui l'azzurro Gregorio Paltrinieri ha vinto una splendida medaglia di bronzo.
Alla partenza c'era anche il giovane nuotatore, ritiratosi a pochi km dal traguardo per un incidente horror, che lui stesso ha raccontato una volta passata la paura. L'aspetto agonistico è passato decisamente in secondo piano di fronte a quanto capitato a Pardoe, che ha vissuto momenti di autentico terrore, raccontati alla Bbc: "Nel mio ultimo giro, ho preso una gomitata in faccia, non sono sicuro da chi. Mi sono caduti gli occhialini e non vedevo più nulla, a quel punto pensavo di aver perso l'occhio. Speravo di riuscire comunque a finire la gara. All'inizio non riuscivo a vedere nulla: era tutto sfocato, aspettavo che la vista tornasse ma gli occhialini erano spariti". In quei momenti Pardoe ha avuto un vero e proprio black out: era convinto che l’occhio fosse uscito dall’orbita e finito in acqua perché non vedeva più niente. A quel punto si è avvicinato ai bagnini e ha urlato: "Il mio occhio, come sta? Va bene? Ma non mi rispondevano, non mi rassicuravano e allora sono uscito. Va tutto bene, me lo ricuciranno al villaggio olimpico. Sanguinava dappertutto".
Nelle ore successive il nuotatore inglese ha abbondantemente documentato sul proprio profilo Instagram la sua brutta avventura, pubblicando un paio di foto del proprio occhio martoriato.
Per fortuna il giovane atleta non ha perso l'occhio, ma il colpo gli ha procurato una profonda ferita lacerocontusa sul sopracciglio, una zona notoriamente molto irrorata di sangue. Una storia a lieto fine dopo la grande paura per il nuotatore inglese, che vale quanto una vittoria. In fondo per conquistare una medaglia olimpica avrà ancora tutta la carriera davanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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