Da Dream team a squadra dei flop. Il fioretto rosa resta a mani vuote

La Volpi si ferma a un passo dal bronzo. Errigo (polemica) e Favaretto fuori ai quarti

Da Dream team a squadra dei flop. Il fioretto rosa resta a mani vuote
00:00 00:00

Dal Dream team al Flop team il passo è breve: basta farsi una passeggiata a Parigi, zona Grand Palais. Le nostre damigelle del fioretto stavolta sono sfiorite, come avessero perso la linfa vitale. Sognavano un podio per tre, hanno trovato un muro per tutte. Alice Volpi, l'ultima a mollare, non a caso l'attuale campionessa del mondo, ha fatto da comparsa nella finale del terzo posto. Era in pedana, ma come non ci fosse. Si è svegliata solo a metà gara. Ha provato a rimontare, ma non era sera. «Troppo stanca, ho lottato con il cuore, ero in piedi dalle sei del mattino, ho dato tutto. Non ho retto», dirà poi con tono monocorde come la sua ultima sfida. Bastava tener occhio sul viso e sullo sguardo alla presentazione delle finaliste per il bronzo: faccia smunta, occhi a riflesso zero. E così davanti alla canadese Eleanor Harvey, che le contendeva il podio e, guarda caso, aveva qualche ora prima distrutto le speranze di Martina Favaretto, la più giovane ma anche la più titolata dal ranking annuale. Martina, a fine assalto, si è persa in un pianto sconsolato. Anzi, consolata dalle altre due. Alice invece ha tirato come non fosse l'ultimo appiglio rimasto alla nostra scherma per non segnare quota zero sul medagliere di giornata.

Stefano Cerioni, che sa essere grande condottiero, stavolta non ha nascosto delusione e problemi. Il tipo ci sa fare ed ora conta di rimettere in piedi il suo Dream Team in tempo utile per condurlo ad una miglior figura nella gara a squadre. «Questa è una delusione, non me l'aspettavo. Tutto si è risolto nell'attimo in cui pareva che le tre ragazze avrebbero potuto prendere la via per la semifinale. E sarebbero state due medaglie sicure. Ma il destino si è capovolto». Le americane sono state davvero un muro per le nostre. Arianna Errigo ha chiuso la partita davanti a Lauren Scruggs, decisione all'ultima stoccata che poi ha provocato dubbi e lamenti sull'onestà arbitrale. Arianna ha tirato dritto: «Non sono d'accordo sulla decisione, ma per regolamento l'ultima stoccata va giudicata davanti alla moviola». Cerioni più dubbioso: «C'era il dubbio, io l'ho vista diversamente ma tocca all'arbitro principale decidere. Però Arianna non doveva mettersi in quella condizione. Doveva vincere prima». Ultima Olimpiade per la Errigo, 36enne che ha vinto tanto, ma quell'oro individuale resta un sogno. «Un sogno stregato», dice lei. «Ci ho pensato da Londra in poi. A Rio ero distrutta e disperata. Poi mia madre mi ha detto: non è un oro che cambia il tuo valore, non saresti una atleta migliore. E così mi ha alleggerito animo e testa. Ho tante belle cose nella vita, compresi i figli e la famiglia». Le americane popoleranno per qualche notte i sogni delle ragazze: Errigo ha sbattuto contro la Scruggs, Volpi si è fatta imbambolare dalla superiorità di Lee Kiefer, campionessa olimpica uscente che ieri si è riconfermata. Peccato perché in quel momento il bello della sfida tra la campionessa olimpica e quella mondiale, appunto la Volpi, si è dissolto. Alice mai ha ritrovato la rabbia che mette quando gioca a burraco con il fidanzato: volano carte in faccia. Qui è volata via la sua anima vincente.

Ed ora meglio che la scherma si svegli. Tokyo senza ori poteva essere un indizio, qui sarebbe una frana. Sono malamente affondati pure i ragazzi della spada: Di Veroli, Santarelli e Vismara che ha mancato la semifinale. Troppe lame spuntate.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica