Dybala per la Signora è un altro CR7

Per Sarri un po' meno. Juve pronta a rinnovare con la Joya (10-12 milioni)

Dybala per la Signora è un altro CR7

Un anno fa, Paratici girava l'Europa con la valigetta: Manchester United, Psg, soprattutto Tottenham. L'obiettivo era piazzare Dybala, reduce dalla più brutta stagione in bianconero (con la miseria di 5 gol in campionato) ed esodato dai progetti di Sarri. Un anno dopo, Dybala s'è riconquistato la Juventus, con la prospettiva di diventarne una bandiera. Da quella stessa valigetta dovrà presto uscire un nuovo contratto, che prolungherà di almeno 2 anni l'attuale accordo in scadenza nel 2022, ma che soprattutto alzerà i guadagni del secondo giocatore bianconero per amore e followers nel mondo. Oggi Dybala guadagna 7,5 milioni netti a stagione, presto arriverà a 10, forse addirittura a 12. «Bisogna essere in due per firmare, io sono pronto», ha detto l'argentino alla CNN in un'intervista che ha lasciato il segno. «Altri giocatori hanno già rinnovato, aspettiamo e vediamo che succede». Sarà accontentato, non ci sono dubbi anche se per Sarri continua a non essere il giocatore ideale da affiancare a CR7. «Dybala è fenomenale, l'unico problema può essere che lui e Ronaldo sono attaccanti atipici e in campo bisogna rispettare certi equilibri», il flash su Sky dell'allenatore all'antivigilia della ripresa, quando pure i 2 giocheranno insieme contro il Milan.

Una partita importante, quella della ripresa. «Non sarà semplice, col Milan quest'anno abbiamo sempre faticato», chiosa Sarri. Che però è contento di come è stata ristrutturata la stagione: prima la Coppa Italia (peraltro con un giorno di riposo in più per Juventus o Milan sull'altra finalista), poi la volatona campionato e infine l'eurocoda col Lione per conquistare il posto nella Final Eight di Lisbona. «Abbiamo 3 obiettivi e affrontarli uno alla volta, mentalmente può essere un vantaggio...».

Subito in campo, subito dentro-o-fuori, senza un'amichevole e un test per valutarsi e per capirsi. Che sarà un altro calcio è universalmente riconosciuto, che cambino i valori è tutto da confermare, anzi. La Juventus resta più forte e favorita sul Milan anche dopo lo stop da pandemia. «Dovremo stare attenti, il risultato dell'andata non ci garantisce nulla», frena Sarri, ma in questi casi si dice sempre così I 3 mesi di stop più ancora dei 6 mesi giocati prima, hanno convinto Agnelli a rimandare alla prossima stagione i giudizi sul tecnico, certo fin qui non all'altezza delle aspettative, ma ancora in tempo a recuperare terreno e in ogni caso confermato alla guida della nuova Juventus, che perderà Pjanic e dal Barcellona potrebbe avere Arthur.

Non arriveranno Chiesa né Tonali, mentre Sarri ha chiesto a Paratici di valutare se è possibile arrivare a Jorginho (sì, è possibile). Proveranno a cedere Rabiot, ma non sarà semplice: guadagna troppo e litiga con tutti. Prenderlo è stato un errore, non da Juventus.

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