L'ultima ha il sapore del bronzo. Forse non era così inaspettato alla vigilia, tuttavia Tania Cagnotto è riuscita nell'impresa di conquistare, nel sincro misto 3 metri insieme al partner Maicol Verzotto, la terza medaglia a questi campionati del mondo di Kazan. Si conclude dunque da assoluta protagonista l'ultima rassegna iridata per Tania, che grazie al tris di podi raggiunge la doppia cifra di medaglie mondiali, arrivando a toccare quota dieci.
In gara il tandem Cagnotto-Verzotto era riuscito a mettere subito la freccia nei tuffi obbligatori, che completavano persino al primo posto davanti agli inossidabili Wang Han-Yan Hao (339.90 punti), ciò nonostante negli ultimi salti venivano scavalcati proprio dal duo cinese e dalla coppia canadese, composta da Jennifer Abel e Francoise Imbeau-Dulac (317.01), riuscendo comunque a conservare la terza piazza (315.20) nei confronti dell'Australia.
Entrambi provenienti da Bolzano, che si conferma “capitale d'Italia” dei tuffi, e anche compagni di squadra, i due azzurri possono dunque festeggiare al meglio il loro risultato. «Sono felicissimo. E' un'emozione indescrivibile. Sapevamo di poterci giocare qualcosa di importante. Siamo riusciti a tenere alta l'attenzione sino alla fine – spiega il 27enne di Bressanone, alla prima medaglia a livello internazionale -. Devo ringraziare Tania perché mi ha consentito di poter gareggiare per una medaglia speciale».
Non può che essere al settimo cielo papà Giorgio Cagnotto, allenatore di Verzotto nonché della figlia (coadiuvato da Oscar Bertone): «Potevamo strappare un argento, ma siamo strafelici. Faccio i complimenti a Maicol che veniva dalla delusione per l'eliminazione dalla piattaforma e dal problema al polso. Nonostante non sia un trampolinista – aggiunge il ct dei tuffi – ha saputo cogliere questa occasione controllando al meglio la pressione».
Adesso il Mondiale dei tuffi è giunto al capolinea e il bilancio è sicuramente positivo per l'Italia: le tre medaglie di Tania Cagnotto chiudono una rassegna iridata quasi perfetta, se solo non fosse sfuggito alla figlia d'arte e a Francesca Dallapè nel sincro 3 metri il pass olimpico; comunque, la coppa del mondo assegnerà gli ultimi posti per staccare il biglietto verso Rio, obiettivamente nelle mani e nei piedi delle due amiche e compagne di allenamenti. «Avevo detto di voler chiudere il Mondiale in bellezza - racconta raggiante la bolzanina -, ed è andata così. Maicol è stato veramente bravo perché io ero tranquilla, mentre lui sapeva di giocarsi qualcosa in più».
E Rio? «Pensando a quanto fatto - spiega la Cagnotto -, non posso che essere soddisfatta di quello che ho fatto fino ad ora e l'Olimpiade sarà solo una festa per concludere la mia carriera, vada come deve andare. Ora non ci penso. Mi godo Kazan, il mio miglior Mondiale». Perché il tanto atteso oro è finalmente arrivato e Tania può riscattare anni di sacrifici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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