E Ilicic ritorna a "casa" seguendo i poster

Bergamo da giorni è tappezzata. E lo sloveno ha deciso di rientrare oggi

E Ilicic ritorna a "casa" seguendo i poster

L'altra faccia del calcio è un poster in ogni angolo della città. Una faccia malinconica, come quella di Bergamo così colpita da un'epidemia brutale da accompagnare ormai la sua evidente bellezza con un velo di tristezza. Sui muri, neanche fosse il momento di elezioni, un manifesto che richiama a casa a gran voce un uomo. Ed in effetti, se Josip Ilicic si candidasse a sindaco di Bergamo, vincerebbe a mani basse. Intanto Ilicic, a Bergamo, oggi torna. E questa è la notizia.

L'altra faccia del calcio è in una città in cui il pallone fa scherzi strani, prigioniera di una passione vissuta da ultrà accusati di essere spesso fuori dalle regole ma allo stesso tempo da un popolo che ha accompagnato fianco a fianco la sua squadra diventata un sogno. Josip era uno di loro, e stava al centro di quella meraviglia: anzi, un po' spostato nel campo per liberare la magia del suo piede sinistro, ma comunque dentro al cuore dei suoi tifosi. Solo qualche giorno fa era ancora «fuori dal nostro organigramma», diceva il suo allenatore Gasperini. Ma chissà che quei poster affissi da chi lo incitava senza più pretendere in cambio neppure un gol, l'abbia convito a ritrovare la strada di casa. Per ora tornerà ad allenarsi, senza aspettative. E il gol forse è proprio questo.

Nessuno sa bene cos'abbia (avuto) Josip Ilicic davvero, i rumors sono troppi e contrastanti e comunque chi ha il diritto di pretendere la verità? Nessuno lo conosce davvero, ma è proprio la maggioranza silenziosa che colpisce in questa storia: lo hanno visto ciondolare in questi anni di calcio sublime e ne hanno fatto uno di famiglia. Ora è come se lui fosse nella casa di tutti. E questo, appunto, è il volto del calcio che forse era un po' dimenticato. Il mistero per cui - aldilà di gloria e soldi - miliardi di persone si ritrovano davanti a una partita a soffrire per gente ricca e un po' viziata a cui hanno delegato un pezzo del loro cuore.

Il football, già, è anche partecipare a una storia in cui la vittoria è una questione molto umana e personale.

Solo per dare coraggio a un campione triste e farlo sentire solamente un amico. Ilicic torna in città, probabilmente ci vorrà tempo per rivederlo pienamente calciatore, intanto però è il simbolo della lezione di ciò che il calcio può ancora essere. E quella lezione era lì, sui muri di Bergamo.

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