A mezzanotte va il "Processo" mondiale

La trasmissione di Varriale promossa su Raiuno: "Andremo dietro le quinte del torneo". In onda tutte le sere con ospiti illustri

A mezzanotte va il "Processo" mondiale

Da un Processo all'altro. Chiuso il ciclo di quello del lunedì su Rai Sport 1 con ascolti da rete generalista, arriva la «staffetta» con l'appuntamento dedicato ai Mondiali. Un'ora tutte le sere a mezzanotte a partire dal 13 giugno su Rai Uno (unica eccezione il 14 quando ci sarà la prima partita degli azzurri, ndr), alla guida sempre il «nocchiero» Enrico Varriale. «Vivo quest'opportunità come un promozione guadagnata sul campo grazie ai buoni ascolti del Processo durante l'ultimo campionato - dice il giornalista sportivo, uno dei veterani della Rai con alle spalle sette mondiali da inviato e tante trasmissioni condotte con professionalità -. Era giusto recuperare un marchio storico dell'emittente pubblica, come è stato fatto nel corso della stagione».

Il Processo sarebbe dovuto andare in onda dal Brasile, ma i tagli richiesti dalla direzione generale hanno lasciato la location negli studi di Roma. «Questo complicherà un po' le cose, diciamo che mi sentirò come un pugile che va sul ring con una mano legata dietro la schiena, ma cercheremo di offrire comunque un prodotto valido per creare concorrenza ai nostri avversari - dice ancora Varriale -. D'altronde la Rai non è avulsa dal sistema paese e noi dobbiamo dare il massimo per disegnare una Rai che faccia dei giusti tagli, ma che al tempo stesso valorizzi certe professionalità. Quello brasiliano è un Mondiale che offrirà molti spunti tecnici ma anche sociali. E poi le storie, il Mondiale crea personaggi più di un'Olimpiade».
Il canovaccio della trasmissione prevede due giornalisti fissi in studio, Andrea Scanzi e il vicedirettore del Giornale Salvatore Tramontano («colleghi illustri partiti nella loro carriera proprio dal settore sportivo»), e un giudice terzo che avrà diritto all'ultima parola nel dibattito - nella prima settimana sarà Massimo Oddo, campione del mondo del 2006 con la nazionale di Lippi, che lascerà poi il testimone ad altri protagonisti del calcio -, poi ospiti in studio curiosi e divertenti. Collegamenti dal Brasile con il corrispondente Eugenio De Paoli, interviste da Casa Azzurri con Donatella Scarnati e servizi degli inviati che riguarderanno non solo l'Italia, con commenti sulle partite degli azzurri e sulle scelte di Prandelli, ma anche le altre nazionali. In più un collegamento diretto con i telespettatori tramite i social network.

«Mi auguro che sia un dibattito vivace, ma garbato, nello stile della trasmissione del campionato - sottolinea Varriale -. Vogliamo fare un programma interessante che arriva sì per ultimo ma che possa regalare qualcosa di originale». Non resta che chiedere a Varriale il suo pronostico. «Difficile non dire Brasile, ha un ct di grande esperienza anche in Europa. Un leggero vantaggio, per il clima e la qualità delle rose, anche per le sudamericane, in primis l'Argentina con l'attacco più forte del mondo, poi direi la Germania.

L'Italia? Sarà molto importante la prima partita a Manaus con l'Inghilterra, il crocevia del nostro Mondiale. Arrivare ai quarti sarebbe un grande risultato, con la consapevolezza che nelle partite secche possiamo battere chiunque...».

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