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Ecco chi è Marcell Jacobs: l'uomo più veloce del mondo

Nato ad El Paso, da padre texano e mamma italiana, ma cresciuto nel Belpaese fin dall'età di un mese: conosciamo Marcell Jacobs

Ecco chi è Marcell Jacobs: l'uomo più veloce del mondo

Lamont Marcell Jacobs non si sarebbe mai aspettato di vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 metri piani e invece con un tempo mostruoso di 9''80, (lo stesso di un certo Usain Bolt), ha scritto la storia dell'atletica azzurra. Il 26enne italiano, nato a El Paso da madre italiana (bresciana) e padre texano, è stato autore di una prova maiuscola che lo fa entrare di diritto nell'Olimpo dei più grandi velocisti della storia di questa fantastica disciplina. Jacobs aveva già conquistato il record europeo in semifinale con 9''84 ma in finale ha voluto addirittura strafare con un 9''80 che gli è valsa la medaglia d'oro. Alle sue spalle, secondo e terzo classificato, Kerley con 9''84 e De Grasse con il tempo di 9''89. Il record assoluto nella disciplina, però, appartiene a Usain Bolt che nel 2009 ai campionati di Berlino fece fermare il cronometro sul tempo di 9''58.

Il profilo del campione

Jacobs nasce negli Stati Uniti ma si trasferisce fin da quando aveva un mese a Desenzano del Garda, insieme alla madre Viviana, dato che il padre di Marcell era un militare che venne stanziato in Corea del Sud subito dopo la sua nascita (i suoi si sono anche lasciati). Dopo aver giocato a calcio e a basket, inizia a praticare l'atletica leggera all'età di dieci anni non solo nella velocità ma anche nel salto il lungo. Nel 2013 inizia e specializzarsi nel salto in alto e nel 2015 ottiene la sua migliore prestazione indoor con un salto di 8,03 metri durante le qualificazioni dei campionati italiani indoor.

Sempre nel 2015, però, a causa di un infortunio muscolare durante il salto in lungo decide di dedicarsi alla velocità e i risultati iniziano a vedersi dal 2018 quando corre stabilmente sotto il muro dei 10''15. Il grande risultato, però, lo ottiene il 13 maggio del 2021 correndo in 9''95 i 100 metri diventando così il secondo italiano ad andare sotto i 10 secondi dopo Filippo Tortu. Il capolavoro ovviamente lo compie a Tokyo diventando l'uomo più veloce nel mondo nella competizione più importante come le Olimpiadi esaltando così l'Italia intera.

Padre di famiglia e moglie star social

Dal 2018 Jacobs ha una relazione con Nicole Daza, romana e molto attiva sui social, e insieme hanno due bimbi: Anthony, nato nel 2019, e Meghan, l'ultima arrivata. L'uomo più veloce del mondo, però, ha anche un terzo figlio Jeremy, (di sette anni e quindi il suo primo figlio), avuto da una precedente relazione quando aveva solo 19 anni.

La storia di Marcell è di quelle belle, di quelle da raccontare dato che di strada ne ha fatta parecchia per arrivare fino alla medaglia d'oro alle Plimpiadi nei 100 metri piani. L'atleta azzurro ha anche testato diverse discipline prima di scegliere definitivamente di dedicarsi alle velocità.

Marcell in questo suo lungo percorso deve sicuramente ringraziare il suo coach Paolo Camossi che l'ha sempre spinto a non mollare ma non solo dato che anche Nicoletta Romanazzi, la sua mental coach, è riuscita a sopire le ansie da prestazione che avevano condizionato gli anni precedenti.

Padre e madre

Il rapporto con il padre, però, è stato burrascoso e non è ancora dei migliori per sua stessa ammissione: "Non è ancora tutto risolto però almeno adesso ci parliamo: il traduttore di Google mi dà una mano con l’inglese". La madre Viviana ha invece svelato il suo piano "segreto" per queste Olimpiadi: "L’obiettivo di Marcell è scendere sotto 9”90". Questo obiettivo l'aveva già raggiunto in semifinale mentre in finale ha voluto addirittura strafare.

Le parole del campione

Jacobs ha commentato così la sua vittoria nei 100 metri piani: "Vedere Tamberi mi ha gasato un sacco. Sono la persona più felice al mondo in questo momento. Domani non vedo l'ora di sentire l'inno sul gradino più alto del podio. È un sogno, ci metterò una settimana per rendermi conto". Jacobs ha poi continuato: "Mi sentivo meglio della semifinale e mi sono detto che non avevo nulla da perdere. Vincere alle Olimpiadi ripaga delle tante batoste prese in passato. Sono grato al mio staff, abbiamo fatto un grande lavoro a partire dall'indoor.

Sono persone fantastica. Anche con Nicoletta Ramazzi, la mia mental coach, ho lavorato tanto. Dedico la vittoria in primis a mio nonno che non c'è più e a tutta la mia famiglia", il commento felice dell'uomo più veloce del mondo.

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