Roberto Mancini sta preparando la finale di Euro 2020 con un solo obiettivo: vincere. Lo stesso starà facendo il collega Gary Southgate che vuole entrare nella storia del calcio inglese con un trionfo agli Europei. Gli azzurri sono in una bolla da oltre 40 giorni e il metodo giusto per affrontare una partita di questo calibro è sicuramente farlo con calma e con serenità.
Il diktat del Mancio
Le sei partite disputate dall'Italia tra girone e gare ad eliminazione diretta si faranno sentire sulle gambe dei calciatori che vengono da mesi duri anche per via degli impegni con i rispettivi club ed è per questo che il commissario tecnico ha cercato di allentare un po' la tensione. Il Mancini pensiero è ormai chiaro da tempo: "Vinciamo divertendoci" e finora l'Italia ha fatto così ed ha ottenuto risultati incredibili, ora bisogna solo mettere la ciliegina sulla torta vicendo gli Europei che mancano nel Bel Paese dal 1968.
La tattica
La Spagna è stato finora l'avversario più tosto affrontato in questo Europeo dalla banda Mancini. Le Furie Rosse amano palleggiare proprio come gli azzurri e a onor del vero hanno tenuto il palleggio e il pallino del gioco per quasi tutta la partita ma alla fine a spuntarla, con merito, è stata l'Italia con una sequenza quasi perfetta sui calci di rigore. L'idea di base, dunque, è quella di fare la partita contro l'Inghilterra padrona di casa comandando il gioco, prendendo così possesso del centrocampo reparto più completo rispetto a quello inglese con il trio Verratti-Jorginho-Barella abili in fase di costruzione, di interdizione e in fase di assistenza e propostiva.
Attenzione massima
Il trio Sancho-Sterling-Mount rappresentano il pericolo numero uno per la difesa dell'Italia che dovrà prestare attenzione massima con Di Lorenzo che nell'ultima partita contro la Spagna ha dimostrato grande applicazione con alcune diagonali di livello e decisive. Chiellini e Bonucci sono una garanzia ma dovranno avere l'aiuto del centrocampo e dei due esterni, anche alti, per cercare di arginare il più possibile il terzetto che proverà a seminare il panico per servire Harry Kane che difficilmente andrà a fare sempre a sportellate con i difensori centrali azzurri ma che andrà a prendersi il pallone aprendo gli spazi per i compagni. Attenzione anche a Foden, che ha però rimediato una botta al ginocchio ed è a forte rischio, ma anche a Saka che contro la Danimarca ha fatto molto bene.
Le alternative
Mancini potrà contare su diverse alternative importanti tra difesa, centrocampo e attacco. Francesco Acerbi, Rafael Toloi, Alessandro Florenzi e Alessandro Bastoni rappresentano giocatori in grado di poter sostituire degnamente i titolari e purtroppo in questo gruppetto non è presente Spinazzola che con la sua velocità avrebbe sicuramente messo in crisi Walker. In mezzo Matteo Pessina è stata la note lieta di questo Europeo assieme al Manuel Locatelli con Bryan Cristante sempre pronto a buttarsi nella contesa. In attacco poi Andrea Belotti e Domenico Berardi rappresentano delle certezze così come Federico Bernardeschi un tuttofare affidabile. Nota a margine per Gianluca Raspadori che ha avuto quasi zero chance ma che con la sua freschezza e qualità ha portato entusiasmo.
Un solo obiettivo
"La finale è un buon traguardo però non basta. Se siamo qui il merito è dei ragazzi", la sentenza di Mancini che vuole entrare nell'Olimpo dei ct azzurri capaci di vincere Mondiali ed Europei dopo Pozzo, Valcareggi, Bearzot e Lippi. La partita contro l'Inghilterra sarà sicuramente dispendiosa dal punto di vista fisico perché la nazionale di Southgate ha una grande fisicità con picchi di qualità in 4-5 calciatori che possono fare la differenza da un momento all'altro. Servirà la miglior Italia per riportare il trofeo a casa dopo anni di delusioni e di vacche magre e dopo due finali perse nel 2000 per mano della Francia e nel 2012 per mano della Spagna.
Le probabili formazioni
Italia: Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri, Barella, Jorginho, Verratti, Chiesa, Immobile, Insigne
Inghilterra: Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Phillips, Rice; Sancho, Mount, Sterling; Kane.
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