Due personaggi con la stessa voglia di lasciare una traccia e un’impronta nella squadra cui appartengono. I calciatori (ne ho conosciuti diversi anche personalmente) hanno tutti uno slancio e la voglia di essere protagonisti; ma non è possibile che tutti diventino famosi come Lukaku. Tutti, compreso Dzeko nonostante i suoi trentacinque anni, devono mantenere, insieme alla passione, anche la speranza di accedere a una posizione di eccellenza se vogliono portare avanti una carriera ai massimi livelli. Campioni non si nasce ma lo si diventa per volontà, determinazione, passione e, perché no, anche un po di estro e di genialità. Proprio all’Inter, negli anni passati, mi sono occupata di diverse valutazioni d’idoneità di calciatori in collaborazione prima con il presidente Pellegrini, poi anche con Massimo Moratti che incontrai prima quando decise di assumere Mourinho come allenatore: gli confermai che con questo allenatore avrebbe raggiunto traguardi insperati.
L’anno successivo l’Inter si aggiudicò il triplete! La diversità temperamentale tra i due bombers è spiccata: Lukaku possiede un carattere bonario che nulla toglie alla veemenza calcistica, mentre Dzeko è fondamentalmente, come emerge dalla sua grafia, un reattivo, un po’ aggressivo e se ciò gli servirà per restare a galla e continuare ad essere leader, dovrà sciogliere alcuni nodi del suo carattere
accettando i consigli del suo allenatore che è certamente persona all’altezza della situazione. Sono certa che se Edin Dzeko troverà un ambiente tranquillo e stimolante sarà senza dubbio un acquisto favorevole per la squadra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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