Milano - L'effetto Seedorf è immediato. Il nuovo allenatore del Milan è atterrato alle 18.31 a Linate e la squadra gli ha subito dato il benvenuto con i gol di Robinho e Pazzini, a segno contro lo Spezia in Coppa Italia proprio negli stessi minuti in cui l'olandese «ritirava» i bagagli. Così ieri sera è iniziata ufficialmente l'avventura di Clarence Seedorf alla guida del Milan. Diciotto mesi dopo quel 21 giugno 2012 quando aveva detto arrivederci con un velo di malinconia: «Mi piacerebbe tornare come allenatore o dirigente. Sarò sempre pronto a dare una mano». Detto e fatto con entusiasmo. Le prime parole europee da allenatore del Milan all'aeroporto di Amsterdam: «Sono nato lo stesso giorno di Sacchi? Speriamo porti bene».
E poi ieri sera a Linate, assediato da telecamere e tifosi, ha aggiunto: «Non si può dire che sono tornato perché non sono mai andato via, ma tornare a casa è sempre bello». L'effetto Seedorf spazza via lo choc Sassuolo: «Spero che questo entusiasmo sia trasmesso alla squadra e ai tifosi e di trasformarlo in risultati». Anche se l'allenatore olandese è consapevole del momento: «Mi dispiace per la situazione. Abbiamo molto da fare per ritornare in alto». Doveva arrivare a giugno, il poker di Berardi ha anticipato clamorosamente il suo insediamento sulla panchina rossonera. Perché Seedorf è il predestinato: «Due anni fa Berlusconi aveva previsto tutto».
Poi la corsa in macchina verso lo stadio. E quando si è infilato nel garage di San Siro alle 19.21, Honda aveva già segnato il suo primo gol rossonero e lasciato il campo. Seedorf è salito di corsa in tribuna, ha abbracciato Galliani, raccolto i primi applausi rossoneri e visto mezz'ora di partita, compreso il solito buco della difesa che ha regalato il gol allo Spezia, quasi a conferma che «c'è molto da fare».
E allora non c'è tempo da perdere. Seedorf va di fretta: in 24 ore ha detto addio al Botafogo, è volato in Italia e si è preso il Milan. Niente cena con Galliani perché troppo stanco dal viaggio, meglio riposare in vista di un'altra giornata tutta di corsa. Oggi la firma del contratto, il primo allenamento e il primo vertice di mercato. Per l'immediato la necessità resta un centrocampista, resiste Essien ma ora decide Seedorf. Per giugno il difensore Doria del Botafogo e il capitano dell'Ajax Siem de Jong, centrocampista. Un'altra mossa è l'imminente rinnovo di Emanuelson. Sempre in tema di rinforzi scrivono i tabloid inglesi che potrebbe arrivarne uno per la società: Nicola Cortese lascerebbe la presidenza del Southampton per il Milan.
Ma soprattutto si riparte da Clarence che ritrova Kakà insieme a lui artefice della Champions 2007: «Ci siamo già sentiti e siamo contenti che in maniera diversa possiamo cercare di rifare belle cose in rossonero». Seedorf nel cuore di San Siro promette: «Ho lasciato il Milan nel maggio del 2012 alla chiusura di un ciclo. Il mio lavoro sarà quello di riaprirne un altro. Speriamo perché abbiamo sofferto abbastanza».
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