Le lacrime di El Shaarawy eroe della giornata sui titoli di coda, il nuovo show in panchina di Mourinho che rimedia l'ennesimo rosso. Sono le immagini principali della domenica romanista con la vittoria sofferta, ma pur sempre la quarta di fila compresa l'Europa League. I giallorossi scardinano la difesa del Monza proprio in chiusura di gara dopo aver fatto fatica e concesso anche diverse occasioni, benché i lombardi fossero rimasti in 10 per l'espulsione di D'Ambrosio al 42'.
Lieto fine dunque per la Roma ma anche per El Shaarawy che ha vissuto una settimana complicata, dopo che Fabrizio Corona lo aveva tirato in ballo nello scandalo scommesse. Per questo, al fischio finale, si è lasciato andare a un pianto liberatorio, sdraiandosi sul prato dell'Olimpico: «Penso sia una delle emozioni più belle segnare e andare sotto la Curva Sud per gioire con i tifosi - ha spiegato il Faraone -. Ho sempre pensato solo a questo, a giocare e divertirmi. Ho pianto per sfogarmi dopo i pensieri degli ultimi giorni, sono felice per il gol e la vittoria. Le speculazioni nelle quali mi sono ritrovato coinvolto mi hanno fatto male e l'ho anche scritto sui social. Sono consapevole di avere la coscienza pulita al 100% e fa male quando vengono dette cose non vere».
Per lui l'abbraccio dei compagni, in particolare di Lukaku (ieri solo un palo all'attivo), e il messaggio via social dell'ex compagno di squadra Dzeko ora al Fenerbahce: «Grande» con un cuore a fianco è la dedica dell'attaccante bosniaco.
E a proposito di ex, Mourinho salterà la sfida con l'Inter di domenica prossima a San Siro, lasciando così da solo Lukaku a prendersi i fischi della tifoseria nerazzurra. Tutta colpa di quell'espulsione rimediata nel recupero: il portoghese non ha ancora digerito le polemiche nate con Palladino durante lo scorso campionato. Il tecnico del Monza, infatti, aveva definito "scandaloso" il comportamento della panchina giallorossa («mai visto nessuno protestare così tanto»). Mourinho se l'è legata al dito e ieri, una volta passato in vantaggio, si è rivolto agli avversari col suo fare provocatorio perché Palladino e il suo staff si lamentavano per l'atteggiamento dei raccattapalle che avevano fatto sparire i palloni. «Ho solo messo le dita davanti alla bocca e mimato il gesto di chi piange sempre. Detto questo, penso che loro non meritassero di perdere», così lo Special One. «A Mou non rispondo ma ha ragione, non meritavamo di perdere...», così Palladino.
Intanto il Papu Gomez rompe il silenzio dopo la positività riscontrata a un test antidoping lo scorso novembre: «Ho sempre rispettato tutti i regolamenti e sono un convinto difensore dello sport pulito, mai avuto l'intenzione di ricorrere a una pratica vietata. L'ipotesi di reato deriva dalla presenza di terbutalina nel mio organismo dopo che ho ricevuto per sbaglio un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l'uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio. Ho dato mandato ai miei legali perchè ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole».
«Non ha giocato la finale contro di noi, ma la semifinale contro la Juventus e si sapeva già la positività. Ho la tosse, ma quello sciroppo non lo prendo. Poi magari mi trovano positivo...», il commento sarcastico di Mourinho.
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