Firenze - Dalla stanza dei giochi alla prestigiosa visita dei Magnifici «10». Luciano Spalletti non ha lasciato nulla al caso nella preparazione della prima grande avventura da Ct. «Mi batte già il cuore pensando a cosa succederà all'Europeo», così il condottiero azzurro al via dell'avventura verso la Germania a nove mesi dalla sua investitura, quando fu catapultato sulla panchina della Nazionale dopo il terremoto ferragostano. Un ruolo nuovo, lui che era abituato al lavoro quotidiano: «Certo, ogni tanto penso a cosa potrei fare per un giocatore il giorno dopo l'errore, ma è lo stesso anche per gli altri Ct».
Ieri il primo allenamento, fatto di possessi palla e pressioni a tutto campo, atto iniziale del cammino verso l'appuntamento tedesco. «Ci arrivo prontissimo, ho già fatto il programma giorno per giorno, poi vedremo se ciò che ho preparato sarà conforme a quanto troveremo all'Europeo». E così tra infortuni («nessun rimpianto per gli assenti»), scelte dolorose («mi dispiace sempre escludere qualcuno e a Locatelli chiedo scusa per averlo lasciato a casa, volevo un po' di estro e lui è troppo conservativo nel ruolo...»), altre dettate da questioni tecniche, vedi il ripescato Fagioli («ha qualità, creatività, estro anche se gli manca la scossa a livello fisico...»), c'è l'antidoto alla noia di un ritiro in cui si lavorerà sodo. Quella stanza dei giochi che è in allestimento nello spazio antistante l'hotel che ospita gli azzurri a Coverciano e che troverà spazio anche nel ritiro tedesco dell'hotel VierJahreszeiten a Iserlohn. Calcio balilla, un tavolo da ping pong e uno da biliardo, forse una o due postazioni della playstation, il nodo della discordia nel ritiro di novembre che portò alla «punizione» per Scamacca, depennato dai convocati della trasferta negli Usa. «Ha stazza, tecnica, velocità, creatività e gol ma deve perdere un po' di pigrizia...», così il Ct sul bomber dell'Atalanta. E su Chiesa, un altro dei più attesi: «Sa giocare ovunque. Ha la vampata della botta che può spaccare una partita».
In pieno spirito patriottico, ecco gli slogan di Spalletti: «Dovremo dimostrare di essere degni della maglia azzurra e dare tutto per non sentirci in colpa anche per una sconfitta con gli avversari che saranno stati più bravi». Con l'obbligo per tutti di quella «meravigliosa responsabilità». Questo il discorso motivazionale del Ct a cui è seguito quello del capodelegazione Gigi Buffon («il campione che abbiamo tirato giù dalla bacheca») che ha raccontato un episodio dell'Europeo 2012. Cose da spogliatoio, forse lui stesso lo svelerà nei prossimi giorni. «È una nazionale che ha valori importanti umani e tecnici», così l'ex portiere azzurro.
E il gruppo dovrà fare tesoro della visita di Antognoni, Baggio, Del Piero, Rivera e Totti, i «10» che lunedì saranno a Coverciano. «Una mia richiesta che la Figc ha assecondato, voglio fare una squadra forte e non solo negli undici titolari, tutti un po' costruttori e un po' difensori...».
Capitano sarà Donnarumma nel rispetto delle gerarchie, il 6 giugno i tagli nella lista. Al momento Provedel, Ricci e Orsolini sembrano partire in svantaggio ma sarà il campo a stabilire le gerarchie finali. E tra due settimane sarà già Italia-Albania...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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