Eurocrisi, una stangata anche per il pallone

Può cadere il record negativo del 2010: solo sei europee agli ottavi

Eurocrisi, una stangata anche per il pallone

Hannover, 26 giugno 1974: il Brasile batte con un gol di Rivelino la Germania Est di Sparwasser e Kurbjuweit. È a suo modo una partita storica: si tratta infatti dell'unica sconfitta di tutto il Mondiale tedesco di una nazionale europea contro una di un altro continente. Il segno di un dominio del nostro calcio all'epoca indiscutibile: sei squadre su nove al secondo turno, un bilancio nei gironi iniziali di 10 vittorie, 5 pari e nessuna sconfitta contro le nazionali degli altri continenti. Oggi, quarant'anni meno due giorni dopo, l'Europa sembra passata di moda, come un paio di jeans a zampa d'elefante: la Spagna perde contro il Cile, la Grecia viene asfaltata dalla Colombia, l'Italia non becca palla contro la Costa Rica, l'Inghilterra si inchina all'Uruguay, la Croazia cede al Brasile (pur con l'aiutinho), la Bosnia bissa, perdendo contro Argentina e Nigeria. E il Portogallo si salva all'ultimo granello di sabbia nella clessidra contro gli Usa. Non solo: Germania e Russia pareggiano in rimonta contro Ghana e Corea del Sud, la Grecia vive lo 0-0 col Giappone come un mezzo trionfo.
Quello brasiliano rischia di essere il peggiore Mondiale di sempre per lo stanco calcio europeo, con un po' di record negativi pronti a essere stracciati anche rispetto alla già poco positiva edizione sudafricana di quattro anni fa (non inganni la finale Spagna-Olanda, che riscattò la spedizione continentale). Nelle prime due giornate dei gironi, quindi fino a ieri notte, le 13 euronazionali avevano ottenuto, nelle sfide contro nazionali degli altri continenti, 5 vittorie (contro Camerun, Australia, Ecuador, Honduras e Algeria), 4 pareggi e 7 sconfitte, con una media punti da zona retrocessione, di 1,19. La peggiore degli ultimi quarant'anni: meno dell'1,38 di Sudafrica 2010, dell'1,43 di Argentina 1978, dell'1,45 di Messico 1986 e Corea/Giappone 2002, dell'1,65 di Usa 1994, dell'1,73 di Italia 1990, dell'1,87 di Francia 1998, dell'1,91 di Spagna 1982, del 2,10 di Germania 2006 e del 2,33 di Germania 1974.
Certo, quel che conta è il passaggio del turno. Ebbene, anche qui siamo messi male: il sorriso sono le due già qualificate (Olanda e Belgio), le due quasi (Francia e Germania), e la Svizzera messa piuttosto bene malgrado la manita presa dai cugini francesi. Poi solo dolori: tre nazionali già esodate (Spagna, Bosnia e Inghilterra), a cui rischiano di unirsi Portogallo (quasi certo), Grecia (probabilissimo), Russia (probabile). A questo punto sono Italia e Croazia a poter salvare l'onore dell'Europa. Se una delle due passa, avremo sei europee agli ottavi, come nel 2010. Altrimenti saranno cinque, con il forte rischio di un sorpasso da parte dell'America Latina tutta. Un tracollo rispetto alle 10 europee che regolarmente hanno obliterato il biglietto per gli ottavi da Spagna 1982 a Germania 2006, con la sola piccola flessione del Mondiale asiatico del 2002 (furono «solo» 9).
Certo, qualche alibi c'è: l'Europa ha visto progressivamente perdere il suo peso nei Mondiali, che un tempo erano un Europeo con Argentina, Brasile e Uruguay. Basti pensare che ad Argentina 1978 c'erano 10 nazionali europee su 16 (il 62,5 per cento), in Spagna, quattro anni dopo, 14 su 24 (il 58,3 per cento), a Usa 1994 erano 13 su 24 (il 54,1) e oggi 13 su 32 (il 40,6). Al minor peso politico seguono arbitraggi maligni: in Brasile si sono già lamentati Croazia, Bosnia e Russia. Ma si sa, la riconferma di Blatter a capo della Fifa è legata ai voti delle africane e delle asiatiche secondo il principio grillino dell'uno-vale-uno. E quindi il Burkina Faso è pari alla Spagna. Poi certo, i Mondiali non europei, in particolari quelli nell'emisfero australe, sono sempre difficili per noi, a causa di clima, fuso orario, meno tifosi al seguito.

Ma la verità vera è che siamo noi ad armare i nostri nemici: l'Inghilterra è stata mandata a casa dal «suo» Suarez, la Spagna dal valenciano Vargas, e in totale 15 dei 23 gol subiti dalle europee nelle prime due giornate sono stati segnati da giocatori che militano in club del Vecchio Continente. Vatti a fidare degli amici.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica