La F1 rivoluziona le qualifiche da subito. Rimarranno due piloti a giocarsi la pole

Ogni minuto e mezzo eliminato il più lento E nei test di Barcellona Vettel sempre primo

La F1 rivoluziona le qualifiche da subito. Rimarranno due piloti a giocarsi la pole

Ecclestone sbotta mezzo stampa parlando di qualifiche ad handicap che facciano scattare l'uomo pole da dietro, «non ultimo ma decimo» o posizioni similari, sbotta e dice che «mai la F1 è stata così noiosa, che lui non porterebbe mai la famiglia a vedere un Gp...» e un paio di giorni dopo ecco i primi effetti.

Ieri a Ginevra si è infatti riunito lo Strategy Group, il comitato F1 composto da Ecclestone in rappresentanza della sua Fom, da Todt per la Fia, e dai rappresentanti dei sei maggiori team del Circus, per cui Ferrari, Mercedes e Red bull in primis. Un consesso, quello andato in scena in terra elvetica, da cui arrivano indiscrezioni inquietanti, fra le quali, la più importante è la rivoluzione del format di qualifica fin da questa stagione alle porte.La novità è la seguente, e si capisce che segue a stretto giro l'uscita del boss del Circus: ci saranno sempre un Q1, un Q2 e un Q3.

Ma, con 22 piloti, nel Q1 e Q2 non assisteremo più allo sbarramento a fine turno per una manciata di piloti, bensì sarà progressivo. In soldoni: nel Q1, dopo 7 dei 16 minuti, verrà eliminato il pilota più lento della pattuglia. Che scenderà a 21. Dopo di che, ogni minuto e mezzo, toccherà a un altro. A fine prima sessione saranno dunque 7 i piloti rimandati nel box. Nel Q2 stessa solfa: dentro in 15, fuori uno dopo 6 minuti, e via come nel Q1. Alla fine ne resteranno 8. Stavolta, nel Q3, dopo 5 dei 14 minuti rimanenti, fuori uno e idem come sopra, via gli altri con l'obiettivo finale di lasciare nell'ultimo minuto e mezzo due piloti a giocarsi la pole. Ma a che pro tutto questo casino? Suvvia.

La verità è che chi governa questo show è vecchio e non ha la percezione di ciò che cercano i giovani e intanto scontenta i puristi. Anche perché pare si stia parlando di dare persino un handicap al leader del mondiale. Così, in modo che la lotta per il titolo sia sempre più incerta ma non per meriti agonisti.Nell'attesa, ieri a Barcellona seconda giornata di test.

Ferrari ancora davanti, ma con gomme ultra soft. Vettel contento. Ma più contento di lui Rosberg, 172 giri, gomme medie, 4° tempo e la sensazione che Alonso abbia proprio ragione quando dice: «La Mercedes non è mai stata forte come quest'anno...».

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