Il gol decisivo segnato con la valigia in mano. La gioia e un destino altrove rendono magica la notte di Stefano Sensi: addio all'Inter con un tiro imparabile che vale i quarti di finale di Coppa Italia. Oltre alla parabola di un giocatore in procinto di sposare la Sampdoria di Giampaolo, quella di riserva non è sembrata vera Inter. La versione originaria si è intravista a malapena e non soltanto perché la sfida contro l'Empoli è stata riservata dal 1' a due soli titolarissimi, Lautaro e Darmian. Tanti gol sbagliati in un match rimasto aperto troppo a lungo. I toscani di Andreazzoli l'hanno trascinata ai supplementari, dimostrando di avere le armi giuste per mandare in crisi le grandi. In casa nerazzurra Marotta prima del match era tornato su un possibile assalto a Dybala: «Essere ambiziosi vuol dire anche alzare l'asticella sui rinforzi. I tentativi vanno fatti. Scamacca e Frattesi? Seguiamo questi talenti con attenzione per creare uno zoccolo duro di giovani italiani».
Dopo il repentino vantaggio iniziale i nerazzurri si sono compiaciuti troppo, non l'hanno chiusa nemmeno con sette nitide palle gol, facendosi sbarrare la strada da Jacopo Furlan, che di mestiere fa il portiere di riserva, ma a San Siro si è travestito da Superman. Per la squadra di Inzaghi c'è anche la grana Correa: la sua partita è durata nemmeno tre minuti, per un fastidio al bicipite femorale dopo un contrasto con Romagnoli. Uscito in lacrime, ha lasciato il posto a Sanchez che a freddo, nel giro di otto minuti, ha sbloccato la contesa di testa. Da quel momento i campioni d'Italia sono entrati nel tunnel degli errori con Lautaro (più volte), Dumfries, Ranocchia e lo stesso Sanchez. Dalle parate di Furlan l'Empoli ha succhiato linfa vitale per sfondare la retroguardia interista. Ci hanno pensato il neoentrato Bajrami con un mancino affilato spedito all'angolino e poi l'avvelenato Cutrone (per un rigore prima assegnato e poi tolto al Var), che di testa alla mezz'ora della ripresa ha completato il sorpasso.
Non definitivo però, visto che al 91' Ranocchia ha riportato a galla i nerazzurri con una sforbiciata da bomber di razza. Fino alla favola di Sensi del 114', che ha lavato via l'onta di un traumatico addio alla Coppa Italia.L'altra sfida: Il Sassuolo batte il Cagliari 1-0 (Harroui) e si regala la Juventus ai quarti.
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