Il Sassuolo all'ultimo assalto conquista per la prima volta la serie A, il Verona vi ritorna dopo 11 anni; il Livorno finisce ai play-off con Empoli, Novara e Brescia (che ha soffiato la qualificazione al Varese). Niente playout: Ascoli e Vicenza retrocedono assieme a Pro Vercelli e Grosseto. Sono i verdetti degli ultimi 96 minuti del campionato, il più incerto e complicato nella storia della B. Il grande calcio per la prima volta avrà cinque derby nella stessa stagione e ritrova Verona-Chievo, giocato una sola volta in A nel 2001-02. Tutto quasi scontato ma scritto nel copione da thrilling, dopo che il Sassuolo stava dominando la stagione, fino alla sconfitta nel derby con il Modena che aveva rotto improvvisamente il bel giocattolo confezionato dal patron Squinzi e dall'allenatore Eusebio Di Francesco. In testa dalla quinta giornata, con un vantaggio massimo di 14 punti, aveva smarrito di colpo gioco e anima, e aveva fallito agevoli appuntamenti con la storia.
Sei minuti di recupero per lo scontro diretto fra il Sassuolo ed il Livorno, il più coriaceo avversario nella volata promozione, che poteva conquistare solo con la vittoria. Da Verona invece un'ora e mezza di noia scontata, pareggio annunciato con l'Empoli: un punto per ciascuno, ai veneti di Mandorlini per tornare in serie A (con gli applausi di Bagnoli, l'allenatore dello scudetto 1985 in tribuna), con Cacia capocannoniere, indipendentemente dal risultato di Modena; ai toscani di Nicola per garantirsi la disputa dei play-off. Polemiche e sospetti? Faceva parte del copione. Anche a Modena era andato tutto tranquillo, il Sassuolo amministrava il pareggio che valeva il salto di categoria senza correre molti rischi, anzi colpendo una traversa con Missiroli e fallendo con Boakie due facili occasioni.
Partita tranquilla fino al 57', poi Sassuolo in dieci per il "rosso" al terzino Antei: una squadra con la spiccata mentalità offensiva costretta a resistere all'assalto del Livorno. Nervosismo e agonismo accendono la sfida, bene controllata dall'arbitro comasco Ostinelli. Al 77' doppia espulsiione per Berardi e il portiere Fiorillo dopo rissa in area. Sassuolo in nove, Livorno in dieci, Missiroli e Luci con il turbante in testa per le conseguenze d'una zuccata. Tredici minuti di assedio, barricate neroverdi, la serie A o la delusione erano lì. Cinque minuti di recupero, cinque minuti per una stagione. Il Livorno si vede ormai sfuggire la grande occasione. Al Sassuolo resta il contropiede e al 96' Simone Missiroli in contropiede annienta i toscani.
Esulta a braccia aperte, sembra Tardelli al mondiale '82, è l'immagine del trionfo che la squadra regala al patron Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, che festeggia il 70° compleanno e vede realizzato il progetto varato otto anni fa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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