Il conto alla rovescia presto terminerà. Dal 23 luglio all'8 agosto le Olimpiadi di Tokyo saranno l'evento per eccellenza su cui lo sguardo della collettività sarà focalizzato. A proposito di fine, ci si augura che anche il "tassametro" sul numero di casi positivi da Covid-19 legati ai Giochi si arresti. Stando però agli ultimi dati pubblicati dal Comitato organizzatore, il totale porta a 72, tra cui Fernanda Aguirre, atleta cilena del taekwondo estromessa dalla competizione, e un nuovo positivo nel Villaggio Olimpico. Si tratta del tecnico nella Nazionale ceca di beach volley Simon Nausch, allenatore della coppia femminile Barbora Hermannová/Markéta Sluková. Sono quindi 5 i contagi nel Villaggio complessivamente.
Allargando gli orizzonti, il bollettino quotidiano evidenzia un incremento nelle ultime 24 ore a Tokyo pari a 1.387 e in tutto il Giappone di 2.329. Il contesto pandemico in cui ci si trova però non è da ostacolo alle parole di fiducia e determinazione del presidente del Cio Thomas Bach: «I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 daranno all'umanità fiducia nel futuro», ha sottolineato il massimo dirigente del Comitato Olimpico Internazionale. «Il palcoscenico delle Olimpiadi è ora pronto per gli atleti per brillare e ispirare il mondo", ha aggiunto. A queste considerazioni si è associato il primo ministro giapponese Yoshihide Suga: «Dopo un lungo tunnel, ora davanti ai nostri occhi c'è un'uscita», sottolineando che le criticità esistenti non ostacoleranno o altereranno la competizione olimpica, rassicurando sia il popolo giapponese che gli atleti presenti per la rassegna.
Il target dell'organizzazione è quello di trasformare le lacrime in sorrisi, ma quanto riferito in conferenza stampa dal capo del Comitato organizzatore Toshiro Muto è da interpretare. Muto si è rifiutato di escludere, infatti, una cancellazione last minute a causa del Covid. «Non possiamo prevedere cosa succederà. Abbiamo concordato che, in base alla situazione, convocheremo nuovamente degli incontri per valutare il tutto». Dubbi e perplessità quindi non mancano e mal si riflettono sulla promozione del prodotto e sui partner associati al brand a Cinque Cerchi. Come è noto, Toyota ha tolto il logo olimpico dagli spot trasmessi in Giappone e i dirigenti non prenderanno parte alla cerimonia d'apertura per via del grande scettiscismo dell'opinione pubblica. Anche i vertici aziendali di Asahi, Panasonic, Fujitsu e Ntt hanno preso la stessa decisione. L'assenza più pesante sarà però quella di Masakazu Tokura, n.
1 del gruppo chimico Sumitomo e, soprattutto, presidente di Keidanren. Cerimonia in un background nel quale l'imperatore Naruhito potrebbe non pronunciare nel discorso d'apertura della competizione il termine «celebrare o festeggiare» per via della pandemia.
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