Giro d'Italia, Nibali vince la cronoscalata ed è sempre più rosa

Il siciliano ha vinto la 18ª e resta saldamente al comando della classifica generale quando mancano tre tappe alla conclusione della corsa rosa

Giro d'Italia, Nibali vince la cronoscalata ed è sempre più rosa

Nibali si conferma leader del Giro d'Italia aggiudicandosi la 18^ tappa, una cronoscalata individuale da Mori a Polsa (Trento), di 20,6 km, chiudendo con il tempo di 44'29''. Il siciliano dell'Astana, maglia rosa dalla tappa di Saltara (Pesaro-Urbino) dell’11 maggio, consolida il suo vantaggio in classifica generale sui più diretti rivali Evans e Uran. Nibali ha preceduto di 58'' lo spagnolo Samuel Sanchez Gonzalez (Euskaltel-Euskadi); di 1'20'' Damiano Caruso (Cannondale); di 1'21'' Michele Scarponi (Lampre-Merida); di 1'25'' il polacco Rafal Majka (Team Saxo-Tinkoff). Sul secondo in classifica generale, l’australiano della Bmc Cadel Evans, Nibali guadagna 2'36'', e ora il suo vantaggio è di 4'02''; di 4'12'' sul colombiano Uran Uran (Sky). Scarponi è quarto, a 5'14''.

Mancano tre tappe per la certificazione e la festa di Brescia, ma Nibali il Giro può praticamente perderlo solo lui, dall’alto dei 4'02'' di vantaggio su Evans. La cronoscalata di oggi lo ha incoronato re di questa edizione della corsa rosa. "C’era tanta gente per la strada, più salivo e più pioveva ma ero concentrato e determinato su quello che dovevo fare. Volevo lasciare il segno, l’impronta di questo Giro in questa cronoscalata che avevo visionato prima del Giro, sapevo che qui dovevo fare una grande crono" le parole a caldo del messinese. "Oggi ero tranquillo, ho riposato prima della gara, fatto riscaldamento senza stress, avevo la testa libera, quando uno è in condizione può fare qualsiasi cosa. Quanto manca Wiggins? Un po' manca, forse avrebbe messo maggiore pressione su questo Giro, ma sappiamo quanto è difficile, quante intemperie ci sono, se ha abbandonato l’avrà fatto per un valido motivo, in ogni caso avevo un buon margine di vantaggio nelle prime tappe, qui ci saremmo probabilmente giocati le ultime chance. Quando c’è pioggia e freddo cambia tutto, al Tour l’anno scorso non ha mai piovuto ad eccezione di una tappa" ha ricordato Nibali. "Avversari? Da Evans forse mi aspettavo qualcosa di più, ho dei vantaggi importanti, posso gestire e controllare in modo più tranquillo con la squadra. Andare al Tour? Ora cerchiamo di finire questo Giro bene, poi si vedrà ma al momento nella mia testa non c’è il Tour, e non dimentichiamo che a settembre c’è il Mondiale a Firenze".

Fino all’arrivo di Nibali lo spagnolo della Euskaltel Samuel Sanchez ha sperato di poter festeggiare la vittoria di tappa, ma si è dovuto arrendere alla grande prestazione del corridore del sicilianoa. "Nibali ha fatto la differenza, ha fatto un tempo formidabile, potevo vincere ma contro uno così in forma, con la maglia rosa e in casa era quasi impossibile" ha detto sconsolato lo spagnolo al termine della gara, mentre Stefano Garzelli lo aveva immaginato. "Ieri avevo detto che avrebbe vinto con 1' di vantaggio, ho sbagliato di poco... Chapeau per Vincenzo, merita la maglia rosa e questo Giro". Rimane maglia azzurra sponsorizzata Mediolanum, ma oggi Stefano Pirazzi ha preso il via con oltre 4' di ritardo.

"C’è stato uno sbaglio nel trascrivere i tempi di partenza, ero ancora sul pullman quando mi hanno avvisato, l’ho presa a ridere. Ho fatto la crono senza spingere più di tanto, per cercare di conservare questa maglia, l’ho difesa fino ad oggi e continuerò a difenderla fino a Brescia".

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