Se non è il sigillo, poco ci manca. Alberto Contador ha fretta di chiudere la pratica Giro d'Italia e di assestare un colpo decisivo alla compagnia dei celestini guidata da Mikel Landa e Fabio Aru, i due Astana che potrebbero ancora minacciarlo nei tapponi di domani (con arrivo a Cervinia) e dopo (a Sestriere). La 18ª tappa, con traguardo a Verbania, non sembra proprio adatta alla bagarre di alta classifica perché l'asperità di giornata, il Monte Ologno (una salita cattiva di 10 km con pendenze sempre intorno al 10% e punte al 13%) è distante 35 km dalla linea bianca. Ma il Pistolero sembra volare e appena la strada si impenna non sente ragione. Come un cavallo di razza purissima si alza sui pedali e, ballando da par suo, molla la compagnia.
Lo spagnolo, che non aveva troppo gradito l'attacco dell'Astana ai piedi del Mortirolo dopo l'incidente meccanico a sua maestà in rosa, ricambia subito la pariglia. Qualche chilometro prima dell'inizio del Monte Ologno Landa ha problemi meccanici (il cambio fa le bizze), il Pistolero ne approffita e, lanciato da Kreuziger, attacca la salita a velocità folle scrollandosi di dosso il resto della compagnia. Nessuno gli resiste, solo Ryder Hesjedal che lo tiene nel mirino per tutta la salita e si riaccoda in cima al Gpm. Dietro Landa raggiunge il gruppo dei big, ma nessuno ha le gambe per inseguire Contador e il canadese. All'arrivo la maglia rosa guadagna un altro minuto e 13 secondi.
La tappa, secondo programmi, vive su una fuga da lontanissimo. Scappano in molti al mattino. Tra loro Damiano Cunego, sembra proprio la tappa giusta per il veronese. Ma ancora durante l'avvicinamento alla salita il vincitore del Giro 2004 finisce a terra con violenza. Per lui clavicola rotta e trauma cranico, corsa finita con un ricovero in ospedale. Davanti restano De La Cruz, Buongiorno, Moinard e Sioutsu. Chavanel e Gilbert perdono qualche decina di secondi ma dopo lo scollinamento si rincollano alla fuga. L'ex campione del mondo belga, dopo il numero da fenomeno di Vicenza sull'arrivo del Monte Berico, ne combina un'altra.
Raggiunge il gruppetto di testa e se ne va a velocità doppia. Nella picchiata fino al traguardo guadagna un minuto e arriva a Verbania esultando ben prima del traguardo. La doppietta al Giro riconsegna al ciclismo un grandissimo talento ritrovato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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