Lindsey Vonn ha cominciato a diventare imbattibile quando ha capito che in discesa non era necessario rischiare sempre il 110%. Sofia Goggia sembra avviata sulla stessa strada di saggezza e dopo il jolly giocato venerdì, ieri si è limitata a mettere in pista carte normali, che nel suo caso sono di gran valore. Sulla pista di Val d'Isère resa meno pericolosa dal semplice spostamento di due porte direzionali, nessuna è riuscita a tirare le curve come lei. E pace se nella parte più facile e pianeggiante, i primi trentasei secondi di gara, in ben 29 sono state più veloci. Quando si è trattato di cambiare marcia, tenendo un ritmo altissimo senza commettere errori, Sofia ha fatto la differenza. Minima, ma sufficiente per vincere l'ottava gara della sua carriera a oltre un anno dalla settima, il superG di St. Moritz nel dicembre 2019. Corinne Suter, che l'aveva battuta venerdì, si è dovuta arrendere per 24/100 e molta più paura hanno fatto Breeze Johnson e Kajsa Lie, che avrebbero sicuramente cambiato storia alla gara se non avessero commesso errori fatali. L'americana e la norvegese, nomi nuovi e giovani della discesa femminile, si sono felicemente accontentate del terzo e quarto posto a 27 e 33 centesimi, ma saranno da tenere d'occhio per le prossime discese, meno per il superG che chiuderà la lunga trasferta sulle nevi francesi.
È ormai chiaro che pista e neve piacciono da morire e ben si adattano alla sciata d'attacco della Goggia che, con la carica e la sicurezza immagazzinate dopo quattro giorni da protagonista, anche oggi partirà da favorita. La stagione è entrata nel vivo, l'Italia femminile c'è. Non si può dire lo stesso per la squadra maschile, uscita abbacchiata dalla due giorni di velocità della Val Gardena dominata da Aleksander Aamodt Kilde, primo venerdì in superG e ieri in discesa per una doppietta che in passato era riuscita solo a un altro norvegese, Aksel Lund Svindal. Il vincitore della coppa del mondo 2020 oggi andrà all'attacco in Alta Badia, sperando di aver ancora energie in corpo. Gli avversari non si sono sbattuti per quattro giorni sui salti e i dossi della Saslong, ma si sono allenati in modo specifico fra le porte del gigante. Occhio dunque a Odermatt, Pinturault, Zubcic, Kristoffersen e anche a Zan Kranjec, lo sloveno che otto giorni fa ha perso il padre per un incidente sul lavoro ma che, a differenza di Mikaela Shiffrin, ha deciso di tornare subito in pista. Dopo il podio sfiorato a Santa Caterina due settimane fa Luca De Aliprandini cerca conferme e lo stesso faranno Bassino e Brignone in Val d'Isère.
Federica ieri ha preferito rientrare in albergo dopo la ricognizione per i dolori alla gamba destra, postumi della caduta di venerdì, Marta invece ha gareggiato, ma senza mai schiacciare sull'acceleratore ha chiuso fuori dalla zona punti.Oggi: gigante maschile Alta Badia ore 10/13.30; superG femminile Val d'Isère ore 11. Diretta TV Raisport ed Eurosport
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