La Golden Sahara e il pulmino in 3D

Eccentricità, stranezze, visioni. Intanto Skoda si lancia nelle e-bike

Gabriele Villa

Goldfinger? Ha parcheggiato al Salone elvetico. Uno stand tutto per sé, anzi per la sua auto. D'oro. Ovviamente. Rivisitata da Goodyear con Klairmont Kollections, ecco a voi la restaurata Golden Sahara II, iconica custom car degli Anni 50 e 60, uno dei primi concept di veicolo a guida semi-autonoma equipaggiato con pneumatici brillanti che lasciavano passare la luce. Ideata da Jim Street e dal visionario progettista di auto George Barris, la Golden Sahara II fu una piattaforma avveniristica, con un sistema di controllo per l'accelerazione e la frenata ispirato agli aeroplani, sensori per individuare potenziali oggetti nella traiettoria del veicolo e persino un comando vocale rudimentale. E gli pneumatici? Sviluppati da Goodyear usando uretano, una forma traslucida di gomma sintetica, che incorporava un sistema di illuminazione interna che permetteva loro di brillare. Un progetto-pilota di Goodyear sulla fattibilità di pneumatici che migliorassero la visibilità in difficili condizioni meteo o si illuminassero quando il conducente premeva il pedale del freno. Eccentrica storia, no? Ma l'eccentricità, unita alla tecnologia e alla voglia di inventare e sperimentare è spalmata un po' ovunque. Come una polverina magica «Harry Potter style» che si ritrova per esempio in Olli, il bus ad alimentazione solare e con autopilota, stampato e realizzato in 3D. Già testato con successo a Washington e in altre città, unisce una innovativa combinazione di stampa 3D, ingegneria automobilistica e software di IBM Watson.

Una proposta di Local Motors, la società Usa che ha sede in Arizona decisa a rivoluzionare anche il mondo dei trasporti nei prossimi anni. Scendete dallo shuttle elettrico 3D e volete pedalare? Potete farlo senza fatica con Klement, il concept di Skoda per la micro-mobilità in città: il motore da 4 kW integrato nel mozzo posteriore accelera Klement fino a 45 km/h e il controllo di acceleratore e freno è facile grazie ai pedali sensibili all'inclinazione (con recupero dell'energia in frenata). Klement richiama le origini del brand, quando, 124 anni fa, i fondatori di Skoda, Laurin e Klement, cominciarono realizzando biciclette. Illuminati, autonomi, pedalanti. E iper-connessi. Con Bosch che ha combinato centraline per la connettività con centraline per la telematica, in una sola tecnologia, per creare la all-in-one V2X.

Con questa tecnologia, un numero sempre maggiore di veicoli sarà in grado di comunicare direttamente con altri veicoli, con la segnaletica, con i cantieri, gli attraversamenti pedonali, gli edifici. Altra polverina magica. Che scende dal cloud su di noi.

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