Una vita nelle corse. Prima con Graziano Rossi, poi con Valentino e adesso anche con Luca Marini, Stefania Palma non avrebbe mai immaginato di vivere con le farfalle nello stomaco da marzo a novembre con la tensione che inizia a farsi sentire dal lunedì prima della gara. Alla vigilia del via della stagione di MotoGP 2021, che per la prima volta vedrà i due fratelli correre l'uno contro l'altro, mamma Stefania si racconta.
Era questa la vita che sognava da ragazza?
«Assolutamente no, (ride). A 14 anni ho conosciuto Graziano e la vita ha preso questa piega. Abitavamo nello stesso quartiere a Pesaro. In settimana studiavamo e lui frequentava un garage dove riparava le moto. Nel fine settimana lo seguivo negli allenamenti. Dopo sono arrivate le corse».
E Valentino?
«Lui è stato una sorpresa arrivata dopo sette anni di fidanzamento. Almeno io stavo con lui veramente!!! (scherza). Quando è nato Valentino è stato il momento più importante nella vita e carriera di Graziano, poi ci sono stati gli incidenti».
Quante preoccupazioni le ha dato Graziano?
«Rossi era imprevedibile, cosa che non lo è stato Valentino».
Da mamma cosa ha pensato quando Graziano ha messo Valentino su una minimoto a 3 anni?
«Valentino rideva per cui ero tranquilla».
Che futuro si immaginava per lui?
«All'inizio ho lottato perché volevo che studiasse. Mi sarebbe piaciuto vederlo ingegnere».
E Luca?
«Con lui abbiamo fatto degli errori clamorosi. Con lui la lotta è stata più acerrima. Avrei potuto essere più presente, non solo nelle corse, ma nei rapporti con gli altri».
Vale ingegnere, dunque.
«E Luca uno scienziato che potesse inventare qualcosa di importante per la cura delle malattie».
Quanto è stata dura affermarsi in un mondo dove era visto come fratello di?
«Luca ama questo sport: ha le capacità, la testa e ci ha creduto. Il percorso è stato in salita perché nessuno credeva nel suo potenziale, tranne Giovanni Cuzari che un giorno mi ha chiamato e l'ha portato al debutto nel Mondiale. Nel frattempo si è anche diplomato al liceo scientifico con ottimi voti».
In cosa sono simili questi fratelli mondiali?
«Entrambi hanno una mente cristallina: Luca ha un approccio più scientifico, mentre Valentino è un artista».
Cos'hanno di lei?
«Vale i ritardi, Luca l'opposto: è puntualissimo. Da Graziano, Vale ha ereditato la fantasia, da Massimo Luca ha preso la mente cristallina».
Vale e Luca al via in MotoGP, che effetto fa?
«Spero che arrivi presto lunedì. Le farfalle adesso sono più potenti».
Sia Vale che Luca dicono che dà sempre consigli tecnici corretti. È vero?
«Io seguo attentamente ogni turno di prova. Sono concentratissima: studio le moto, i movimenti. Da geometra un po' d'intuito ce l'ho, studio il baricentro cerco di capire».
Quali i suoi consigli alla vigilia della stagione 2021?
«Di aiutarsi. Non in gara, ma dopo le prove uno scambio di opinioni è importante. Questo è un anno fondamentale per entrambi. Per Vale inizia una nuova avventura dopo un anno difficile in cui Yamaha avrebbe potuto gestire diversamente la situazione, anche arrivando alla stessa decisione. Non solo, sono tre anni che Valentino ha gli stessi problemi tecnici con la M1. Sono contentissima per Luca, vederlo in MotoGP mi rende molto orgogliosa».
Oggi Stefania è una donna felice?
«Felici si è un attimo: sono serena.
Certo, non avrei mai immaginato una vita così. Da ragazza sognavo di diventare architetto, poi è arrivato Valentino e mi sono fermata. Però mi sono divertita! La laurea l'ho presa sul campo lavorando in comune come geometra».
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