I fratelli d'Italia vanno oltre se stessi

Berrettini "batte" il fisico, ora Tsitsipas. Fognini doma la testa: c'è Nadal

I fratelli d'Italia vanno oltre se stessi

Razionalità e creatività: servono questi ingredienti per avere successo e i Fratelli d'Italia del tennis, nella lontana Australia, hanno creato la loro Millefoglie. Matteo Berrettini e Fabio Fognini un po' di storia l'hanno fatta perché con gli ottavi di finale conquistati a Melbourne, sede degli Australian Open 2021, hanno concretizzato qualcosa di raro. Per la seconda volta nell'era Open, infatti, 2 italiani si sono spinti fino a questo punto nel Major della terra dei canguri, replicando quanto accaduto nel 2018 sempre con Fognini e Andreas Seppi.

I due accomunati dalla regola del 4. Per Matteo il successo contro il russo Karen Khachanov, nº20 ATP, è il quarto in altrettanti incontri ed è valso il quarto ottavo di finale negli ultimi 6 Slam giocati. Una vittoria di testa perché quando un dolore all'addome si è fatto sentire c'è voluta strategia e attenta lettura dei punti importanti. Il romano ha l'animo killer del campione e, dopo aver fatto sfogare il suo avversario, nei tre tie-break disputati l'ha spuntata, nonostante nel terzo il fastidio non fosse trascurabile. «Mi ero creato lo stato mentale per vincere quei punti. Durante i game normali studi l'avversario, le cose più evidenti e cerchi di incamerare il più possibile», le sue parole. Il prossimo avversario sarà il greco Stefanos Tsitsipas (nº6 ATP), giocatore tutto attacco e talento. I precedenti gli sorridono (2-0), ma questo Berrettini vorrà esserci, sperando in un recupero fisico completo.

4 sono anche gli ottavi di finale in carriera in Australia di Fabio Fognini. La 60ma vittoria in un Major ha per il ligure il sapore particolare perché il leprotto Alex de Minaur (nº23 ATP) era più di un'insidia. Fabio, abbagliando con il suo tennis scintillante, ha costretto il rivale a vagare senza meta, dipingendo il campo della Margaret Court Arena come Giotto. E ora Rafael Nadal, dopo un 2020 di interventi alle caviglie e cambiamenti: «Sono felice, per tutto quello che ho passato. Non mi aspettavo di fare 2 partite su 3 a questo livello. Rafa è Rafa.

Queste sono le partite che mi piace giocare», ha dichiarato. Il capitolo numero 17 della saga, con soli 4 successi in 16 match, ma con perle rare come agli US Open 2015 e a Montecarlo 2019. Fabio ci prova, per stupire ancora.

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