Aggrappata alla Coppa. E ai gol di Edin Dzeko. La Roma del futuro, nel progetto di Dan Friedkin, avrà una rosa improntata sulla linea verde: giovani di qualità come quelli già a Trigoria (vedi Zaniolo che da oggi lavorerà con la Primavera giallorossa, spera di rientrare nel gruppo dei grandi a inizio maggio) e altri promettenti da pescare sul mercato, grazie al lavoro di Tiago Pinto e magari di qualche procuratore eccellente (Mendes?). Quella del presente, invece, per salvare la stagione deve fare affidamento sui gol di un vecchietto, quell'Edin Dzeko che vive da separato in casa con il tecnico.
Il bosniaco, solo tre gol nel 2021 (di cui due al Braga in Europa League), cerca stasera il suo 30° centro europeo con la maglia giallorossa. Serve il carisma e l'esperienza dell'attaccante per una partita delicata come quella di Amsterdam. Sul cammino della Roma c'è l'Ajax dei giovani talenti: tra questi il portiere 21enne Scherpen che prenderà il posto dell'exromanista Stekelenburg infortunato, o la stellina Gravenberch (18 anni appena). Un Ajax che vive un momento più sereno rispetto al clima da tutti contro tutti che si sta vivendo a Trigoria. E così il presunto capo della ribellione contro l'allenatore Fonseca, Edin Dzeko appunto, era finito in panchina, salvo poi riprendersi la maglia da titolare dopo aver siglato una tregua armata con il tecnico portoghese, non contento anche del rendimento di Borja Mayoral. Una tregua che si spiega con l'obiettivo, ambizioso per questa Roma falcidiata dagli infortuni - l'ultimo in ordine di tempo quello di El Shaarawy - e il cui cammino nel 2021 è stato deficitario, di prendersi un posto nella prossima Champions attraverso la porta secondaria. Ovvero, vincendo l'Europa League. Una vera impresa, visto che bisognerà far fuori l'Ajax (non facile, la Juve insegna), poi probabilmente il Manchester United per approdare in finale.
Aggrappati ai piedi di Dzeko, dunque: un giocatore che ha vissuto una stagione complicata tra rischio cessione a gennaio, Covid, infortuni e lo strappo con Fonseca, mai di fatto sanato completamente, oltre alla perdita della fascia di capitano. Ma quando lui ha girato, la Roma ne ha sempre tratto beneficio. Non a caso, è il miglior marcatore del club a livello europeo.
I suoi gol con l'Ajax e nelle eventuali sfide successive sarebbero il regalo d'addio per un divorzio già segnato. Come quello di Fonseca, chiamato a lasciare la Capitale a testa alta a fine stagione. I destini dei due litiganti sono destinati a essere comuni...
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