«Mai pensato di perdere». Per tanti anni abbiamo aspettato un tennista sulle orme di Panatta, e adesso ci ritroviamo con un italiano a settimana che fa notizia guidato da questo semplice concetto. Lo ha detto Lorenzo Sonego, nella sua notte più bella contro Thiem, ma lo confermano anche Matteo Berrettini e Jannik Sinner, per il quale «se uno è sotto 0-40, perché dovrebbe pensare di aver già perso un game?» Mai è finita finché non è finita, dunque. Poi succede che ogni tanto finisce, ma pazienza.
Lorenzo lo ha confermato l'altra sera, quando ha recuperato 3-5 al terzo set contro uno che ha già vinto uno Slam. Dimostrando quanto sia diverso il suo ardore in campo dall'animo gentile fuori, che lo porta a non sbagliare mai un colpo: «È giusto che si parli più di Jannik e di Musetti che di me: sono più giovani, io sono venuto fuori più tardi». Ma in realtà è proprio da questa generazione di ragazzi educati che sta uscendo la meglio gioventù del tennis italiano, capace di segnare già un nuovo record: grazie al risultato di Sonego (che lo porta al numero 29 al mondo), per la prima volta nel circuito maschile ci sono 4 azzurri nei Top 30. Contando il «vecchio» Fabio Fognini.
Insomma: Berrettini numero 9, Sinner 17, Sonego 28 (ma se mai vincesse il torneo potrebbe arrivare perfino al 14), Fognini 29. È un'Italia del tennis da leoni, che ricorda molto da vicino il periodo delle leonesse. Una, in particolare, ovvero Francesca Schiavone che si è rivista al Foro Italico in versione allenatrice: battuto il tumore e aperta una nuova vita, Francesca è arrivata là dove non era riuscita a Roma da giocatrice. Ovvero portare in semifinale Petra Martic, che la ringrazia così: «È stata la mia prima scelta come coach, il suo spirito guerriero in campo è una cosa che ho sempre ammirato. Mi ha spinto ad uscire da un periodo buio e ha rincorrere nuovi traguardi».
Mai dunque pensare di aver perso finché il campo non lo dice. Ed è così che si ricomincia oggi, dopo che la pioggia ha rovinato i piani del tabellone del venerdì. Da metà pomeriggio in poi si è giocato a singhiozzo e il risultato è che ci saranno gli straordinari. Sonego è riuscito solo a fare due palleggi con Rublev prima del diluvio, Djokovic invece si è trovato sotto di un set con Tsitsipas e poi via coi borsoni in spalla.
Stamattina si riparte e niente è perduto per Nole: lui è uno di quelli che non pensa mai di poter perdere.Quarti uomini: Opelka-Delbonis 7-5, 7-6; Nadal-Zverev 6-3, 6-4. Quarti donne: K. Pliskova- Ostapenko 4-6, 7-5, 7-6; Martic-Pegula 7-5, 6-4; Barty-Gauff 6-4, 6-1.
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