È buona la prima per il Milan di Stefano Pioli, che, nel secondo turno preliminare di Europa League, supera senza grossi problemi lo Shamrock Rovers. Nonostante gli irlandesi non rappresentassero uno scoglio insormontabile, i rossoneri, ieri in blu terza maglia, hanno dimostrato di avere già una condizione accettabile, considerando che sulle gambe hanno appena tre settimane di allenamenti. E poi, oltre alla corsa e all'intensità, ci sono state anche cose interessanti sotto l'aspetto tecnico e del gioco.
«Vogliamo provare a finire e concretizzare un percorso costruito lo scorso anno» aveva sottolineato Pioli durante la conferenza e, nella sfida di Tallaght, si è rivisto per brevi tratti quel Milan che aveva impressionato nei mesi post lockdown, anche se è normale e comprensibile che ci sia ancora lavoro da fare. Forse anche per questo, il tecnico non ha voluto fare grossi stravolgimenti e, al netto dell'infortunato Romagnoli e dello squalificato Rebic, si è affidato dall'inizio ai suoi fedelissimi, che tanto bene hanno fatto fino a poche settimane fa.
Decisivo il solito Zlatan Ibrahimovic, bravo a concludere a rete dopo uno splendido assist di un ispirato Calhanoglu, che poi si mette in proprio e segna il 2 a 0 con una bella conclusione. Dopo qualche noia muscolare che l'aveva costretto ai box, Ibra è finalmente tornato in campo e, anche se non è più mobile come un tempo, quando ha il pallone tra i piedi può sempre creare qualcosa. Ottima prova anche di Theo Hernandez, che non ha mai fatto mancare il suo prezioso apporto in zona offensiva con le sue abituali cavalcate a tutta fascia.
Poco spazio, invece, per i due neoarrivati Brahim Diaz e Sandro Tonali, entrati ad una manciata di minuti dal triplice fischio finale e che quindi non hanno avuto la possibilità di far vedere il loro talento. La sensazione, però, è che entrambi possano ricucirsi un ruolo importante in questo nuovo vecchio Milan.
È anche vero, però, che per la squadra di Pioli presto arriveranno avversari di caratura ben superiore rispetto agli irlandesi che, pur giocando una partita dignitosa e di gran generosità, hanno dato raramente l'impressione di poter mettere in pericolo la qualificazione milanista, nonostante qualche tiro su cui però Donnarumma si è sempre fatto trovare pronto.
Già lunedì, infatti, sarà tutto diverso, con il Bologna dell'ex Mihajlovic che, dopo la sconfitta per 5 a 1 di luglio, torna a San Siro per la prima di campionato, in una sfida in cui i rossoneri saranno chiamati a confermare di aver intrapreso la strada giusta.
In Europa League, il Milan è atteso invece dal terzo turno di qualificazione, anche questo in gara secca, che giocherà giovedì 24 settembre contro i norvegesi del Bodø Glimt, che ieri hanno battuto per 3 a 1 i lituani del algiris Vilnius. In caso di vittoria, ci sarà poi il play-off finale, ultimo scalino prima dell'accesso ai gironi, obiettivo che questo Milan non può di certo lasciarsi sfuggire.
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