Ibrahimovic rivela: "Ecco perché Donnarumma non è rimasto..."

Zlatan Ibrahimovic ha parlato dell'addio di Donnarumma al Milan: "Gigio è un grandissimo portiere. Se gli avessero dato quel che chiedeva, sarebbe rimasto al Milan. Ora deve fare casino per essere titolare nel Psg"

Ibrahimovic rivela: "Ecco perché Donnarumma non è rimasto..."

Zlatan Ibrahimovic non è mai banale quando parla e anche questa volta ha lasciato il segno. Il 40enne svedese, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, ha commentato così l'addio di Gigio Donnarumma al Milan, pungendo un po' il club rossonero: "Gigio è un grandissimo portiere. Se gli avessero dato quel che chiedeva, sarebbe rimasto al Milan. Ora deve fare casino per essere titolare nel Psg. Non esiste che i sudamericani impongono quell'altro. Gigio è più forte".

Il retroscena di Ibra

Zlatan ha svelato come fosse fatta con il Napoli di Aurelio De Laurentiis che però fece saltare tutto esonerando Carlo Ancelotti, all'epoca allenatore del club azzurro. "Con il Napoli era fatta; ma poi De Laurentiis cacciò Ancelotti", l"Chiesi a Mino: qual è la squadra messa peggio, che io posso cambiare? Rispose: ieri il Milan ha perso 5 a 0 a Bergamo. Allora è deciso, dissi: andiamo al Milan. È un club che conosco, una città che mi piace".

La lite con Big Rom

Ibrahimovic ha poi raccontato dell'accesa lite avvenuta con Romelu Lukaku nel derby di Coppa Italia perso per 2-1 con il gran gol di Eriksen su punizione. Lo svedese fu espulso per doppia ammonizione, la prima rimediata proprio per la lite con Big Rom: "Lui litiga prima con Romagnoli, poi con Saelemaekers; io intervengo per difendere i compagni, e Lukaku mi attacca sul piano personale. Da restare choccati. Eppure eravamo stati compagni al Manchester".

Ibrahimovic e Lukaku erano compagni di squadra al Manchester United e Zlatan ha ricordato l'aneddoto delle 50 sterline per ogni stop sbagliato: "Era un modo per farlo migliorare. E comunque la scommessa lui non l’ha accettata. Lukaku ha un grande ego, è convinto di essere un fuoriclasse, ed è davvero forte. Ma io sono cresciuto nel ghetto di Malmoe, e quando qualcuno mi viene sotto a testa bassa, lo metto al suo posto. Così l’ho colpito nel suo punto debole: i rituali della mamma. E lui ha perso il controllo. Anche se mi è rimasto un dubbio atroce...".

"Quel derby l’abbiamo perso. Io sono stato espulso. Poi mi sono infortunato. Sono successe un sacco di cose storte. Vuoi vedere che il rito Lukaku me l’ha fatto davvero? Così ho chiesto agli amici credenti di pregare per me. Devo saldare il conto anche con lui. Spero di incontrarlo presto", lla conclusione del pensiero di Ibra in merito a quella brutta lite avvenuta mesi fa.

L'attaccante del Milan ha poi ricordato i suoi alterchi con Marco Materazzi: "Con lui avevo un conto aperto da anni. L'ho saldato in un derby. Entra a piedi levati, lo salto, lo evito e lo colpisco con una gomitata alla tempia. Pippo Inzaghi commentò "Il più bel derby della mia vita: 1 a 0, goal di Ibra, Materazzi in ospedale". Ovviamente stava scherzando".

Infine, Ibra ha anche parlato di un tecnico con cui non ha mai legato particolarmente come Pep Guardiola: "Non mi ha mai capito. Voleva programmare tutto quello che dovevo fare. Guardiola non ama il giocatori di personalità. Ero diventato un problema e siccome non riusciva a risolverò, l'ho risolto io andandomene".

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