Guai con il Fisco per Immobile: arriva la sentenza della Cassazione

Un'Irpef non pagata nel 2012 a Moggi Jr ha fatto scattare le indagini e la condanna per evasione fiscale: ecco cosa è successo a Ciro Immobile

Guai con il Fisco per Immobile: arriva la sentenza della Cassazione

L'attaccante e capitano della Lazio, Ciro Immobile, è stato condannato per evasione fiscale a causa di una vicenda che risale a 10 anni fa quando, nel 2012, ci fu il suo passaggio dalla Juventus al Genoa. La quinta sezione civile della Cassazione lo ha condannato a pagare un'Irpef mai versata nelle casse dello Stato.

I fatti

Come ha ricostruito Repubblica, la cessione dell'allora 22enne dal bianconero al rossoblu della squadra ligure era stato gestito da Moggi Junior, figlio d'arte dell'ex direttore sportivo della Juve. Ma cosa è successo con l'Agenzia delle Entrate? Il procuratore era, ufficialmente, soltanto un consulente del Genoa ma la Finanza la pensa diversamente perché le sue mosse erano riconducibili a un'attività manageriale diretta, come fosse in tutto e per tutto il procuratore di Immobile. Ecco perché il calciatore avrebbe dovuto pagare compenso e tasse. Come ha riportato il quotidiano, infatti, l'ordinanza riporta la dicitura di "maggiore Irpef dovuta" così come hanno scritto i giudici cassazionisti.

L'errore di Immobile

Tutto questo, invece, non è mai avvenuto: l'Irpef a Moggi Jr non è mai stata pagata e per questo motivo è scattata la condanna per evasione. Entrambe le due società sono sempre restate estranee ai fatti. La difesa del calciatore, sostenuto dai legali, ha fatto leva sul fatto che Moggi Jr non poteva essere trattato come procuratore perché c'era un "mandato in esclusiva a un diverso agente, Marco Sommella", riporta l'ordinanza nelle motivazioni. In poche parole, la tesi del calciatore e dei suoi avvocati non ha retto perché le indagini hanno verificato e certificato "l'esistenza di rapporti diretti far il Moggi e il contribuente (Immobile, ndr), sia tramite l'evidenza di versamenti effettuati dal Sommella al Moggi, con la causale 'compenso Immobile', sia tramite il rinvenimento di un manoscritto dello stesso Moggi, che conteneva un elenco di calciatori da lui assistiti e che recava il nome anche del contribuente", riporta l'ordinanza.

Da quel che riporta l'ordinanza, era come se Immobile avesse due procuratori: uno "ufficiale" e un altro (Moggi Jr) che lo assisteva saltuariamente come nel caso del trasferimento in questione. È chiaro che ci fosse un rapporto anche tra i due manager dal momento che lo stesso Sommella avrebbe versato del denaro nelle casse di Moggi Jr.

Adesso, per chiudere la vicenda, l'attaccante biancoceleste dovrà versare quanto dovuto all'Agenzia delle Entrate, accantonare la vicenda e tornare a concentrarsi sul campionato che, finora, lo ha visto protagonista con due reti nelle prime cinque giornate.

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