Il presidente del Bari Gianluca Paparesta, del Genoa Enrico Preziosi e anche Claudio Lotito, presidente della Lazio e componente del Consiglio federale della Figc, risulterebbero tra gli indagati per l'ipotesi di ostacolo all'attività di vigilanza della Covisoc, la Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio, nel filone dell'inchiesta della Procura di Milano che riguarda le presunte irregolarità nell'assegnazione dei diritti tv delle partite.
Lo scrive oggi il Corriere della Sera in riferimento ai presunti ritocchi al rialzo dei bilanci della società tramite operazioni finanziarie anche strutturate all'estero riconducibili a Infront, la società che gestisce i diritti sportivi e il cui numero uno Marco Bolgarelli e altri manager sono anch'essi indagati, o a Tax and Finance, il cui socio Andrea Baroni è stato arrestato per riciclaggio in un altro filone dell'indagine milanese.
Tali ritocchi ai bilanci avrebbero consentito, secondo l'ipotesi dei pm, di far figurare, davanti ai controlli della Covisoc, un determinato equilibrio finanziario, dimostrando in tal modo di rispettare i parametri economici richiesti dalla normativa sulle società calcistiche professionistiche per iscriversi ai rispettivi campionati di calcio. Lotito entra nell'inchiesta per il suo ruolo di componente del Consiglio federale della Figc.
"Se il pubblico ministero sta indagando su Lotito comunicherà a Lotito che sta indagando su di lui, lo inviterà a nominare un difensore e a me dire se intende essere sentito o meno - spiega Gentile, legale del presidente della Lazio - ma non ci possiamo muovere sulla base delle notizie di stampa. La procura di Milano non ha mandato nessun atto. Non c'è un atto processuale che dica a Lotito sei indagato. Non ha motivo di nominare nessun difensore. Non sappiamo quale processo è, quale numero è, abbiamo i nomi dei pubblici ministeri perchè li leggiamo sui giornali ma non abbiamo altro. Quando ci si muove processualmente si risponde a un atto di provenienza processuale".
Intanto arriva anche la precisazione di Infront, una delle società chiamate in causa nell'inchiesta.
In una nota l'azienda precisa come ad essere indagati siano Marco Bogarelli, Giuseppe Ciocchetti e Andrea Locatelli, manager di Infront Italy, ma che "in qualità di azienda Infront non è ufficialmente sotto inchiesta. Infront e il suo management locale stanno collaborando con le autorità al fine di dimostrare la correttezza dell'operato dei manager della società".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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