Non è che non ci fossero stimoli da seguire: il primo, il ritocco al rialzo del numero di partite con rete inviolata, si esaurisce al minuto 20 quando un Dumfries si fa beffare da Doig, con successivo piattone destro di Laurienté. Il secondo, la volontà di portarsi a meno uno dal record della Juve e delle sue 44 partite consecutive a segno, svanisce nell'1-0 sancito dall'ora e mezza di gioco.
Ma l'Inter, innanzitutto, scendendo in campo al Mapei Stadium aveva da cancellare la sin lì unica sconfitta stagionale, l'1-2 che il Sassuolo firmò a San Siro di fine settembre. Un obiettivo mancato via l'altro. Nella spunta degli incentivi a cui attingere, per l'Inter anche la consapevolezza che la propria bellezza l'aveva maturata lo scorso anno rubando l'occhio nella finale di Champions. Con quell'abito ha sedotto il campionato attuale e presentarsi a Reggio Emilia in tenuta da gita di fine anno sarebbe stato un errore per la stagione successiva. Va letta anche così l'Inter che Inzaghi manda in campo a Reggio Emilia: di fronte a un Sassuolo con elmetto e mimetica per cercare una difficile salvezza, Inzaghi richiede voglia di mettersi in mostra nel dress code nerazzurro. Dentro l'ex Frattesi, dentro Audero, Asllani e Carlos, ma anche Bastoni alla sua gara 200 in nerazzurro. E se cambiano gli addendi, resta sempre Mkhitaryan, in campo per la partita numero 35 del suo campionato: una per ogni anno in anagrafe. Seppur non in serata indimenticabile, una costante matematica, una successione di Fibonacci alla base della rotondità dei movimenti del centrocampo. Non è un caso che dopo il colpo di Lipani sventato da Audero e il gol preso, è anche con l'armeno che l'Inter decide di cambiare passo: arrivano in sequenza le occasioni di Dumfries (destro strozzato), Sanchez (centrale respinto da Consigli) e Lautaro. Che va in gol dopo un marzo e aprile di digiuno, ma si vede annullare dal Var il pareggio per posizione irregolare sul tiro di Carlos deviato da Toljan. Nella ripresa Inter ancora a centro ring, ma senza colpo del ko. Quello che potrebbe scagliare Arnautovic nel finale, dopo assist di Quadrato, se non fosse per la deviazione in corner di Kumbulla.
Al Sassuolo - sin lì solo due
vittorie nel 2024 - serviva un elettrochoc per rianimare la classifica. L'Inter, per una volta, manca in sequenza tutti gli obiettivi. Sconfitta indolore con il Sassuolo, forse un po' meno nella partita con i propri propositi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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