È una A "internazionale". Il bomber made in Italy questo sconosciuto

Pinamonti, che ha "lasciato" a Lautaro il posto nell'Inter, miglior goleador azzurro. Ma lontanissimo dalle stelle

È una A "internazionale". Il bomber made in Italy questo sconosciuto
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Difficile mettersi, anzi meglio non farlo, nei panni di un commissario tecnico che guarda la classifica cannonieri alla voce italiani. C'è da chiedersi: chi segnerà per la nazionale? La sfilata dei bomber dice che giovani (Lautaro, Vlahovic, Thuram, Soulè) o anziani (Giroud), se non Osimhen o Lukaku appostati più indietro, parlano straniero e non c'è rischio di sbagliare: dove si cade, si cade bene. Il nome di un centravanti made in Italy spunta isolato nella retroguardia dei primi 10. I suoi gol sono 9 contro i 22 di Lautaro, i 15 di Vlahovic, tanto per citare due dalla recente doppietta facile. C'è di più. Andrea Pinamonti, appunto il nostro, gioca per il Sassuolo: ovvero una squadra in lotta per salvarsi. Non c'è da spassarsela, soprattutto nella stagione dove le difese sembrano impacciate e fragili. Basta dare un occhio alla colonnina gol subiti per cavarne brutta impressione: quasi tutte hanno uno score da uno o due gol incassati a match. Difese allegre, eppure i centravanti italiani se la passano ugualmente male.

Direte: colpa di mamma natura. Forse. Ma tecnici e dirigenti fanno il resto. Pinamonti per esempio, classe 1999, è calcisticamente cresciuto come una stellina nelle giovanili dell'Inter dove ha realizzato 52 reti. E non si discute il cuore tifoso: nerazzurra tutta la famiglia. Per giochini di mercato, e plusvalenze, è stato mandato in giro per l'Italia dove ha alternato buone cose a qualche record negativo: per esempio due rigori sbagliati nella stessa partita. Era capitato pure a Beccalossi, uno che in nerazzurro ha fatto successo. L'Inter, a sua volta, ha puntato altrove e trovato l'altra faccia del gol in Lautaro. E ci ha preso. Ci ha preso anche con Thuram, anni 26, subito pronto per far gol. Buon per la Francia. Invece il ct Spalletti sfoglia carte e cosa trova? Uno Scamacca (anni 25) che prometteva tanto ed ora a Bergamo gli dicono Svegliati!. I gol sono 6 come quelli di Chiesa, che centravanti non è, e di Mateo Retegui che marcia alla media di uno ogni tre partite, vola verso i 25 anni, ed è venuto a miracol oriundo mostrare. Gli servirebbe una marcia in più. C'è anche Lorenzo Lucca parcheggiato a Udine di ritorno dall'Olanda (Ajax). Ma allora avrebbero da lamentarsi Immobile e Belotti che qualche merito in più ce l'hanno, anche se i gol finora sono pochini.

No, non abbondiamo in piedi e crape da gol. A proposito, Pinamonti tien botta nello score di testa con i top: solo Giroud fa meglio. Ed anche in serie B i bomber non futuro.

Parla l'età: si va dai 27 anni di Tutino (Parma) ai 35 di Coda (Cremonese). Gli altri due Brunori (Palermo) e Casiraghi (SudTirol) ballano sui 30 anni.

Insomma il campionato è internazionale in tutti i sensi, ma per la maglia nazionale c'è solo l'imbarazzo della speranza. Non della scelta.

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