Paolo Bugatto
Padova Doveva essere la partita della conferma. E invece Tonga sbanca l'Euganeo di Padova. Finisce 17 a 19 al termine di una partita in cui gli errori l'hanno fatta da padrona lasciando agli isolani la chiave per conquistare una vittoria pesantissima guardando al ranking. Senza Parisse in campo, l'Italia è altra cosa. A Padova si rivedono i soliti limiti. Palloni persi, ritmi bassi, incapacità di imporre il proprio gioco. Tonga ne approfitta, e lo fa con il minimo sindacale.
E dire che per gli azzurri la pratica poteva essere chiusa con comodo anticipo. Primo tempo con Favaro e soci capaci di complicarsi la vita da soli. Meta di Cittadini che parte da mischia e sul lato chiuso punisce la chiusura disattenta dei tongani. Poi un paio di occasioni da sciupare a un passo dalla linea di meta. E a poco serve il coraggio di Favaro e Bronzini nelle loro incursioni tra le maglie della difesa tongana. Peccano di presunzione gli uomini di O'Shea: al punto da voler giocare a tutti i costi un paio di punizioni che avrebbero potuto mettere al sicuro il vantaggio sul tabellone. Gli avversari ci mettono poco a capire il piano italiano e nella ripresa colpiscono al bersaglio grosso. Il sorpasso firmato dalla meta di Piutau è rintuzzato dalla bella marcatura di Tommaso Allan. Ma è solo un fuoco di paglia perché tra palloni persi e gravi disattenzioni sul piano della disciplina, gli isolani sfruttano a pieno le occasioni che gli passano tra le mani. Takulua non fa sconti. E a nulla serve il sogno accarezzato sul finale con Padovani che ci riporta per un attimo avanti dalla piazzola.
L'ultima leggerezza ci costa cara: una punizione da 40 metri che il numero 9 delle aquile di mare spedisce in mezzo ai pali per chiudere i conti. Tonga fa festa. L'Italia è a testa bassa, incapace ancora una volta di ripetersi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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