Juve, il furbo Dybala e l'ultimo dribbling al rinnovo

La Joya dopo il Genoa si è nascosto dietro ai problemi societari per rinviare ancora la firma

Juve, il furbo Dybala e l'ultimo dribbling al rinnovo

A furia di dire che manca solo la firma sul rinnovo del contratto in scadenza tra poco più di sei mesi, si è arrivati al punto in cui Dybala potrebbe anche decidere di qui a qualche settimana di accordarsi con un altro club per poi lasciare la Juventus a parametro zero il prossimo giugno: ennesimo paradosso di una società in difficoltà sotto tutti i punti di vista. Così, pur riscontrando la serenità con cui l'argentino ha spiegato nel post vittoria contro il Genoa che «la società in questo momento ha altre cose di cui parlare e da dover risolvere, il mio rinnovo può anche aspettare», non si può non guardare il calendario. E prendere atto che, dopo una serie infinta di tira e molla cominciati praticamente due anni abbondanti fa, si è arrivati quasi al traguardo senza che le parti abbiano ufficializzato l'accordo per il prolungamento. Intendiamoci: tutti gli spifferi vanno nella direzione di un accordo fino al 2025 e magari anche 2026, a 8 milioni a stagione più due di bonus o giù di lì. E la stessa Joya, capitano in assenza di Chiellini, non ha più il broncio di mesi fa sentendosi finalmente al centro del progetto: Allegri, poi, lo ha coccolato fin dall'estate e anche il nuovo modulo pare essergli stato cucito addosso.

Tutto rose e fiori, allora? Classifica e indagini sulle plusvalenze a parte, parrebbe di sì. E magari così è davvero, anche perché ieri la Borsa è tornata ad avere fiducia nel titolo bianconero facendo segnare un rialzo del 3,5%. Il però è semmai rappresentato proprio dal momento storico vissuto dalla Juventus e dai ragionamenti che l'amministratore delegato Arrivabene dovrà fare d'ora in avanti.

Tradotto: quello che fino a pochi mesi fa poteva essere considerato un accordo praticabile e vantaggioso per entrambe le parti, alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni e magari anche di un accesso difficile alla prossima Champions League fallito il quale, mancherebbero alle casse bianconere un'ottantina di milioni mal contati potrebbe non essere più considerato tale. A quel punto subentrerebbe magari la necessità di rimettere nuovamente in discussione quanto pattuito. Chissà.

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