Juve, Milan, Dea: i 12 gol presi da chi le ha battute

La delusione già pesante quindici giorni fa, è diventata enorme dopo le partite di andata degli ottavi di Champions. Come abbiano potuto Atalanta, Milan e Juventus buttarsi via contemporaneamente in quel modo, contro tre squadre decisamente alla loro portata come Bruges, Feyenoord e Psv Eindhoven, è uno di quei misteri che fanno bello il calcio, se non sei parte negativa in causa. L'Atalanta, dopo aver recriminato per il rigore subito all'andata, si è squagliata completamente in casa contro un Bruges che, alla prova dell'Aston Villa (e non parliamo del Liverpool), ha dimostrato tutti suoi limiti da ultima delle qualificate ai playoff. E se pensiamo che l'Atalanta era finita agli spareggi da prima delle escluse dalle otto regine, è veramente incredibile il modo in cui i bergamaschi hanno buttato via la Champions. La sconfitta interna dei belgi addirittura per 3-1 contro il Villa parla da sola

Le incredibili colpe del Milan, tradito prima da Maignan e poi da Hernandez, si sono viste invece l'altra sera quando l'Inter, pur in formazione di emergenza, non ha certo faticato a ridimensionare il Feyenoord, privato per giunta del bomber (Gimenez) che l'aveva portato ai playoff. L'Inter avrebbe addirittura potuto passare a Rotterdam per 3-0, se solo Zielinski non avesse sprecato il rigore.

Quanto alla Juve, il confronto è ancora più impietoso, avendo visto il Psv Eindhoven ridicolizzato in casa dall'Arsenal per 7-1, una lezione tremenda non tanto agli olandesi, quanto proprio alla squadra di Thiago Motta che li aveva fatti sembrare insuperabili. Ma, viste certe sfide di altissimo livello già negli ottavi (il derby di Madrid su tutte), c'è molto da meditare sulla dimensione del nostro campionato.