Il rischio c'è ed è inutile negarlo. Perché la Juventus si è cacciata in un vicolo che appare sempre più cieco. E che potrebbe vanificare tutti i risultati che la squadra di Allegri saprà conquistare di qui a fine stagione. Certo, se i bianconeri dovessero alzare l'Europa League e/o la Coppa Italia, nessuno potrebbe impedire ai tifosi di festeggiare e alla società di esporre i relativi trofei al JMuseum: quello che però accadrà nella stagione 2023/24 dipenderà prevalentemente dai verdetti che saranno emessi in sede di giustizia sportiva e non solo.
Così, quasi non passa giorno senza che ci siano novità legate ai procedimenti in corso e a quello che potrebbe accadere tra qualche settimana o al più tardi tra qualche mese. Ieri l'Uefa, che a dicembre ha aperto ufficialmente un'indagine sui conti del club bianconero, ha ricevuto dalla Procura di Torino le nuove carte relative all'inchiesta Prisma, partita a maggio 2021 individuando 62 operazioni di mercato sospette di cui 42 concluse proprio dalla Juventus. La famosa questione plusvalenze, insomma, poi allargatasi alla questione stipendi con l'accusa di falso in bilancio. Un pastrocchio infinito lontano dall'essere risolto e sul quale la Uefa ha adesso deciso di porre attenzione, volendo vederci chiaro nei bilanci del club soprattutto in considerazione degli accordi del settlement agreement dello scorso agosto, ovvero l'accordo transattivo per rientrare delle violazioni alle regole sul Fair Play Finanziario negli esercizi 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Anche per questo, allora, il massimo organismo continentale ha voluto prendere visione degli atti inerenti le indagini supplettive (compresi i presunti accordi segreti per il riacquisto di alcuni giocatori) in attesa dell'udienza preliminare prevista per il 27 marzo, quando il Gup dovrà decidere se portare a processo la Juve e i suoi ex dirigenti. Documenti che riguardano anche altre società come Atalanta, Bologna, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese. Va da sé che un'eventuale condanna penale potrebbe determinare sanzioni anche a livello sportivo internazionale: a quel punto la Juve rischierebbe di essere esclusa dalle coppe europee.
Sempre ieri, la Federcalcio ha trasmesso ai legali dei dirigenti Federico Cherubini e Fabio Paratici la cosiddetta «seconda carta segreta» (datata 31 marzo 2021) degli aggiornamenti tra Covisoc e Procura Federale: come già in occasione della «prima carta segreta», anche in questo documento la Juve non viene mai citata direttamente.
Il che, dal punto di vista bianconero, non è una buona notizia: se così fosse stato, sarebbe stato più agevole dimostrare l'inizio delle indagini e portare all'invalidamento di processo e sentenza per un vizio di forma legato ai tempi.
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