Dopo anni di bilancio in attivo la Juventus ha chiuso anche il 2018-2019 con un passivo di quasi 40 milioni di euro, 39,9 per la precisione. Due settimane fa Calcio e Finanza aveva dato l'anticipazione "sbirciando" i conti di Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann che fa capo al club bianconero per il 63,77% delle quote. Ora il dato è stato reso ufficiale ed è maggiore di oltre 20 milioni di euro rispetto al 2017-2018 dove il rosso di bilancio era stato di 19,2 milioni. Di sicuro sul bilancio del club bianconero pesa il primo anno di Cristiano Ronaldo arrivato a Torino nell'estate del 2018, pagato poco più di 100 milioni di euro e che percepisce un ingaggio da 31 milioni di euro netti a stagione.
In maniera contestuale, la Juventus ha anche varato il piano di sviluppo per il quinquennio 2019-2024 con relativo aumento di capitale fino ad arrivare a 300 milioni di euro. Il debito è cresciuto rispetto all'anno passato e al 30 giugno del 2019, giorno in cui si chiudono i bilanci, è arrivato a toccare i 463,5 milioni di euro mentre l'anno precedente era di 309,8: oltre 150 milioni di euro in più di debito per il club bianconero.
La Juventus nel suo comunicato ufficiale ha spiegato come: "Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o “Juventus”), riunitosi oggi a Torino sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, ha esaminato e approvato: (i) il progetto di bilancio d’esercizio al 30 giugno 2019, (ii) il Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/2020 – 2023/2024 (il “Piano” o il “Piano di sviluppo”), (iii) la proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione di una delega ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell’art. 2443 cod. civ. e (iv) la proposta di modifica dello Statuto sociale per l’introduzione del voto maggiorato. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato la convocazione dell’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria e straordinaria, per il prossimo 24 ottobre 2019, alle ore 10.00, in unica convocazione presso l’Allianz Stadium".
Il patrimonio netto del club è sceso di oltre il 50% da 72 a 31,2 milioni di euro e per supportare l'acquisto di Cristiano Ronaldo è stato dato il via all'aumento di capitale fino ad arrivare a 300 milioni di euro e da ultimare entro il 30 settembre del 2020. La Juventus, nella nota pubblicata sul sito, ha spiegato come sia stato "stipulato un accordo di pre-underwriting con Bnp Paribas, Goldman Sachs International, Mediobanca e UniCredit Corporate & Investment Banking, che agiranno in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners nell’ambito dell’aumento di capitale. Exor ha dichiarato il proprio sostegno all’operazione e si è impegnata a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di sua pertinenza, pari al 63,77%”.
Naturalmente l'acquisto di Cristiano Ronaldo ha comportato tutte queste "problematiche" anche se da un lato ha fatto aumentare il merchandising passato da 114 milioni a 152 e anche i dati al botteghino sono aumentati grazie al fuoriclasse di Funchal: da 56 milioni di euro a poco oltre i 70. L'ex attaccante di Manchester United e Real Madrid ha portato anche un forte aumento dei costi passati da 259 a 327,8 e gli ammortamenti da 108 a 149,4.
La conquista della Champions League darebbe sicuramente una mano ad "alleggerire" un po' i conti del club di corso Galileo Ferraris che però non è affatto preoccupata per questa situazione, preventivata, di deficit.Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.