La Juventus di Maurizio Sarri ha perso per 2-1, facendosi rimontare, contro il sorprendente Hellas Verona di Ivan Juric che occupa ora il sesto poso in classifica. Gli scaligeri nel giro di sei giorni hanno rischiato il colpaccio al Meazza contro il Milan, hanno fermato sullo 0-0 la Lazio di Simone Inzaghi nel recupero di campionato disputato mercoedì sera all'Olimpico e dulcis in fundo hanno battuto con merito la prima della classe.
Sarri, al termine del match è parso arrabbiato e amareggiato con la sua squadra per questa bruciante sconfitta, la terza in campionato che mette ora in pericolo il primo posto dei bianconeri con l'Inter e la Lazio che vincendo contro Milan e Parma si porterebbero rispettivamente a pari punti e a meno uno in classifica.
Il tecnico della Juventus ha ammonito i suoi: "In questo momento c'è differenza di rendimento, di prestazioni e di risultati tra casa e fuori casa Non si possono lasciare punti per leggerezze, è difficile commentare come abbiamo preso il primo gol. Nella prima mezzora ci sono tanti meriti del Verona, negli ultimi 20' tanti nostri demeriti". L'ex tecnico del Napoli ha poi continuato: "Abbiamo commesso delle leggerezze, è difficile commentare come abbiamo preso il primo gol, un pizzico di leggerezza di troppo. Se vogliamo che la Juventus continui a vincere non possiamo ammettere errori di superficialità, è chiaro".
Sarri ha poi riconosciuto i grandi meriti dell'avversario che se l'è giocata a viso aperto contro i più quotati rivali: "I meriti del Verona sono indubbi, ci hanno aggredito con cuore, con anima, con grande dedizione per tutta la partita, ci hanno messo in difficoltà nelle uscite da dietro, quindi i meriti del Verona sono evidenti.Noi dobbiamo capire che vincere non è scontato, vincere è difficile, nel corso degli anni per la Juventus sta diventando sempre più difficile, non è scontato e quindi bisogna farsi entrare nella testa che per vincere bisogna lottare di più, sporcarsi di più e non avere cali di attenzione".
Festa Verona
L'Hellas Verona sta compiendo qualcosa di eccezionale, è sesto in Serie A ma con la rosa più "economica" d'Europa e ora non si vuole più fermare dato che la salvezza è una pura formalità. Juric vola basso ma sorride quando si parla di un posto in Europa: "Se me l'avessero detto non ci avrei creduto. È servito specialmente il cuore, i ragazzi erano affaticati ma sono andati oltre la fatica.
Commosso? No, oggi no, altre volte mi commuovo, ma oggi no: ero felice, soddisfatto e ho fatto i complimenti ai ragazzi. Europa League? Ci deve essere una grande motivazione per i miei ragazzi per stare in quella zona. Io voglio arrivare a quota 40, poi se si può dare di più ci proveremo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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