Nikola Kalinic, la scorsa estate, spinse tantissimo per lasciare la Fiorentina in favore del Milan dove c'era Vincenzo Montella, pronto a fare carte false pur di affidargli le chiavi dell'attacco rossonero. L'esperienza del tecnico campano, però, terminò nel mese di novembre anche se il centravanti croato non riuscì mai, dall'inizio, ad integrarsi e a calarsi nella parte. I numeri di Kalinic sono stati impietosi nella scorsa stagione: sei reti in 41 presenze totali tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Kalinic è passato all'Atletico Madrid in estate ed è spesso entrato in polemica con i tifosi del Milan per via di alcune sue dichiarazioni al vetriolo nei confronti del suo ex club.
L'ex Dnipro, ai microfoni del quotidiano spangolo As, è tornato a parlare del suo annus horribilis a Milan: "Per me è stato difficile. Non ho potuto fare il precampionato con la squadra. Mi stavo allenando da solo a Spalato in attesa del trasferimento e sono arrivato a Milanello a stagione iniziata. Poi ho avuto molti problemi fisici. Il Milan è una grande squadra, abituata a vincere e lottare per i titoli, e di conseguenza vogliono risultati molto velocemente, ma erano arrivati undici nuovi giocatori. Ci vuole tempo per costruire qualcosa. Auguro il meglio al Milan: merita di lottare per la Champions”. Il 30enne croato ha poi parlato anche di Gattuso: "E' incredibile.
Fuori è un tipo molto simpatico, che racconta le barzellette, ma quando inizi ad allenarti dà tutto e vuole tutto. Ti preme. È pazzo, ma in senso buono. È una grande persona e penso che il Milan andrà lontano con lui”.
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