Regalarsi una top ten per i trent'anni è meglio di qualunque antiruga che, fra l'altro Carolina Kostner ancora non ha. La sua preghiera pattinata sulle note di Vivaldi e del salmo Nisi Dominus, le vale la sesta posizione. Non una medaglia persa, non un podio sfiorato, due posti recuperati e una conferma: si può fare. Dopo due stagioni out, causa squalifica pagata sulla propria pelle per conto terzi, la ragazzina di Ortisei è ancora qui a combattere da vera lady sul ghiaccio. Vince non a sorpresa la russa Evgenia Medvedeva sulle canadesi Kaetlyn Osmond e Gabrielle Daleman.
Ma la vera sorpresa è lei. Nel 2009 proprio sul ghiaccio di Helsinki, Caro aveva fatto un mezzo giro di troppo, due giorni fa, qualcuno di meno. Storie della vita: ottava dopo quel programma corto dalla trottola traditrice, nel libero incanta tutti, mette la quinta, incespica su un solo salto, ne semplifica un altro. Stavolta le trottole fanno girare la testa a tutti ma non a lei.
Ad un anno dai Giochi, Caro prepara la sua seconda giovinezza contro chi ha la metà dei suoi anni. E pazienza se la striscia di podi iridati in 13 edizioni sono stati 6, oltre ai 10 sigilli europei e al bronzo olimpico si interrompe. Caro c'è. Su e giù dal podio.
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