Liverpool è una città (sportivamente) divisa a metà. La prima, che tiene ai Reds di Klopp, ancora ubriaca di felicità per la conquista della Champions, si gode l’ebbrezza di un dominio che pare assoluto sulla Premier. E la condisce con la vittoria nel derby. La seconda vive un incubo. Proprio mentre gli avversari cannibalizzano onori e vittorie, l’Everton di Moise Kean latita sul fondo della classifica e la sconfitta contro Salah (rimasto in panchina) e compagni (5-2!) induce la società a salutare il tecnico portoghese Marco Silva.
Il derby dell’Anfield è durato, sostanzialmente, un tempo solo. L’Everton, nonostante le due reti messe a segno, non ha mai davvero impensierito i campioni d’Europa che, con la doppietta di Origi, il gol di Shaqiri e quello di Mané hanno liquidato ben presto la pratica Toffee. A cui non sono bastate le reti di Michael Keane e, nel recupero, il colpo di testa spaziale di Richarlison che ha bucato il vice-Alisson, Adrian. Al 90esimo, a rendere più rotondo il risultato, è arrivato il gol Red di Wjnaldum. Cinque a due, nona sconfitta per l’Everton e quattordicesima vittoria per il Liverpool. Fosse finito oggi il campionato, per i Toffees 18esimi in classifica, si sarebbe già spalancata la botola della retrocessione, in compagnia del Norwich e del (già derelitto?) Watford. Sarebbe un dramma sportivo a cui l'Everton non è certo abituato dal momento che, in tutta la sua storia, non è retrocesso che due volte, l'ultima delle quali nel lontanissimo 1951.
Non sono passate ventiquattr’ore dalla sconfitta che la società ha formalizzato l’esonero del tecnico portoghese Silva. Nella prammatica nota ufficiale, il club ha ringraziato l’allenatore per il lavoro svolto negli ultimi diciotto mesi e ha confermato di aver affidato, temporaneamente, la guida della prima squadra allo scozzese Duncan Ferguson, veterano del club. A lui toccherà guidare, in panchina, l’Everton che ospiterà il Chelsea di Frank Lampard e dei suoi ragazzini terribili.
I bene informati assicurano che il club si stia guardando intorno per pescare, prima possibile, il sostituto di Silva. L’ipotesi di un ritorno di David Moyes non piacerebbe ai tifosi. Per loro, che evidentemente non appaiono affascinati da un’operazione nostalgia, si tratterebbe – come ha detto l’ex capitano del club Leon Osman alla Bbc – di un “passo indietro”. Spunta il nome del portoghese Vitor Pereira, oggi alla guida dello Shangai in Cina.
Intanto serpeggia lo scoramento dalle parti di Goodison Park e la Liverpool che non s’è lasciata sedurre dai rinnovati fasti del club del Liver Bird vive ore d’angoscia e tristezza proprio mentre l’entusiasmo ha deciso di prendersi casa allo stadio di Anfield Road. L'altra metà di Liverpool attende giorni migliori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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