Il lampo di super Lukaku scatena la grandinata Inter

Nerazzurri in gol dopo 28 secondi con un'azione spettacolare: Benevento travolto con un pokerissimo

Il lampo di super Lukaku scatena la grandinata Inter

Non sarà sempre così semplice, ma quest'anno sarà dura per tutti fermare l'Inter. Una macchina da gol: 4 alla Fiorentina e addirittura 5 al Benevento, che segna solo quando Handanovic regala il pallone a Caprari, con un doppio maldestro rinvio (34' pt) o quando la partita è di fatto ampiamente finita (31' st, ancora Caprari). Troppa e totale la differenza tra le due squadre: in gol dopo 28 secondi (Lukaku), dopo 28 minuti l'Inter è già sullo 0-3 (25' pt Gagliardini, poi di nuovo Lukaku). Prima dell'intervallo, Hakimi segna l'1-4, autografando la prima in nerazzurro da titolare, giocata da gigante quale promette di essere. Giovane e forte, veloce e puntuale, rapido e preciso: in fase offensiva ha pochi paragoni nel calcio mondiale, vedremo cosa saprà fare quando in fase difensiva avrà di fronte giocatori di differente spessore, ma le premesse sono strabilianti.

Conte conferma la rivoluzione ipotizzata alla vigilia: 7 giocatori nuovi rispetto al debutto, e prima volta da titolare anche per Vidal (e a modo suo anche per Sensi, che non partiva dall'inizio addirittura dal 26 gennaio). C'è Skriniar, che pare più lontano dal Tottenham (resta anche Ranocchia: niente Genoa) con De Vrij e Kolarov. Sanchez gioca in appoggio a Lukaku ed è più di una seconda punta, quasi un 9 e mezzo, un po' attaccante e un po' trequartista, difficilissimo da prendere per la difesa del Benevento, che peraltro non prende praticamente nessuno (di Glik si ricordavano grinta e attenzione, ora pare un ex giocatore al parco). Guarito e già in forma, anche Sanchez è un nuovo acquisto per Conte. Un grande acquisto (geniale l'assist a Martinez per l'1-5). Vidal non corre granché, sembra lontano dalla condizione ideale, e forse anche per questo esce zoppicando in avvio di ripresa (guaio muscolare?). Ma anche così vale e serve il doppio di Brozovic: recupera palloni e rilancia l'azione, quando sarà necessario diventerà anche l'incursore tambureggiante che conosciamo.

Basta il primo tempo all'Inter per dominare il Benevento, nel secondo semplicemente lo batte e pensa a domenica sera, quando andrà a fare visita alla Lazio. Conte vince evidentemente in ogni zona del campo, ma la differenza maggiore viene dalle fasce: anche Young domina la sua e persino Gagliardini (gran gol il suo, poi una traversa) quando si lancia a sinistra non trova opposizione. Pippo Inzaghi racconterà certamente a Simone di un avversario tremendamente forte, troppo forte per lui e il Benevento, che mai si è arreso, nemmeno sotto di 4 gol, e che certamente ben che vada - dovrà faticare fino a maggio per salvarsi.

Dopo l'infortunato Vidal, escono Sensi, Lukaku e Young insieme: dentro prima Barella e poi Brozovic, Martinez (in gol al primo tiro, di destro dal limite 27' st) e Perisic

(enorme gol sbagliato, 33' st). Infine Eriksen (traversa clamorosa, 45' st) per Gagliardini: cambi da paura, da squadra potenzialmente enorme. L'Inter è forte e non può nascondersi. Figuriamoci con Kanté, se mai arrivasse.

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