La questione è nata su Instagram. L'attaccante dell'Atalanta, Alejandro "Papu" Gomez, lo scorso 17 agosto aveva pubblicato un post nel quale si lamentava dell'ennesima imposizione ai giocatori e in particolare ai capitani delle squadre di Serie A: indossare, in nome di chissà quale principio, una fascia standardizzata. "Sono dispiaciuto perché ho ricevuto il comunicato della Lega Serie A dove spiegano che da quest’anno nessun giocatore potrà più personalizzare le PROPRIE fasce. [...] Purtroppo, nel calcio di oggi, i giocatori contano sempre di meno", l'amaro commento del simpatico attaccante argentino, noto per i balletti e il suo spirito anticonformista. Alla fine Gomez ha ceduto, dicendo "Obbedisco" come Garibaldi a Vittorio Emanuele I.
Dei 20 capitani di A, l'unico a opporsi è stato il romanista Daniele De Rossi che si è rifiutato indossare la fascia di capitano standard, un'anonima fettuccia bianca con la scritta "capitano" e il simbolo della Lega Calcio. Nessuno ha chiesto conto al centrocampista giallorosso della sua decisione, sperando forse di far passare la sua ribellione sotto silenzio. Ma il Giudice Sportivo se n'e accorto e, nel Comunicato Ufficiale relativo alle sanzioni della terza giornata, ha scritto che "in relazione al nuovo Regolamento delle divise da giuoco della Lega Serie A pubblicato il 25 agosto 2018 (CU n. 23), comunica che, essendosi verificate disomogeneità informative, le eventuali determinazioni conseguenti alla violazione delle sopra riportate prescrizioni verranno assunte dallo scrivente Organo, ai sensi del CGS, a partire dal prossimo turno del Campionato di Serie A Tim".
Infatti, in base all'articolo 11 del Regolamento delle divise da gioco 2018/2019, entrato in vigore lo scorso 25 agosto, "Il Capitano, in ciascuna delle gare delle competizioni organizzate dalla Lega, deve portare, quale segno distintivo, esclusivamente una fascia fornita dalla stessa Lega. Che si riserva la facoltà, in occasione di eventi speciali, di proporre la realizzazione di fasce da capitano celebrative", le stesse che l'atalantino Gomez indossava a ogni occasione personalizzandole di domenica in domenica. L'anno scorso, dopo la morte di Astori, ne indossò una di colore nero con la scritta "Astori #13".
Un omaggio che da quest'anno risulterà più difficile da fare, quantomeno senza l'avallo della Lega Calcio. Che non sembra voler derogare da questa norma.
Vedremo se De Rossi deciderà di rimanere sull'Aventino, trasformando una fettuccia in un simbolo di rivolta contro un sistema che vuole trasformare il calcio in una catena di montaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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