Leao si consola con il rinnovo: 7 milioni annui più 2 di bonus

Non ha fatto gol ieri notte in Champions league ma forse la notizia sul suo futuro contrattuale è ancora più preziosa per il Milan e per il calcio italiano

Leao si consola con il rinnovo: 7 milioni annui più 2 di bonus
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Non ha fatto gol ieri notte in Champions league ma forse la notizia sul suo futuro contrattuale è ancora più preziosa per il Milan e per il calcio italiano. Già perché Rafa Leao, classe 1999 (a giugno prossimo festeggia 24 anni), portoghese di Almada, ha virtualmente sottoscritto il prolungamento del rapporto con il Milan con scadenza nel giugno del 2028 (news anticipata da gazzetta.it, ndr). L'annuncio ufficiale non è imminente, sarà reso pubblico nei prossimi giorni, ma le parole di Maldini ne sono una plastica conferma («siamo vicini»). I termini dell'accordo, raggiunti con il paziente lavoro dell'area tecnica rossonera (Maldini e Massara), sono i seguenti: lo stipendio salirà a 7 milioni netti l'anno (invece che gli attuali 1,8 milioni) più 2 milioni di bonus alla firma. Come si può facilmente intuire, il famoso tetto dalla gestione Elliott già raggiunto da Theo Hernandez è stato nettamente superato con l'avallo del nuovo azionista Gerry Cardinale, da qualche ora a Milano per assistere alla semifinale di Champions league.

Alla conclusione positiva della lunga e tormentata trattativa sono risultati decisivi due fattori: 1) il fondamentale parere dell'interessato, Rafa Leao, che ha sempre dichiarato la propria intenzione a restare con il Milan per continuare la sua ascesa professionale; 2) il ruolo diplomatico svolto dal neo ad del Milan Giorgio Furlani, successore di Ivan Gazidis, nel favorire la transazione sottoscritta ufficialmente ieri tra Lille e Sporting Lisbona grazie alla quale il club francese ha versato i 22 milioni della multa (16,5 più gli interessi maturati) decisa dal tas di Ginevra e per la quale in solido -cioè al 50%- avrebbe dovuto rispondere anche Leao.

L'ultimo dettaglio contrattuale definito è quello relativo alla clausola rescissoria che già all'atto dell'acquisto venne fissata in 150 milioni, testimonianza concreta delle grandi aspettative dei dirigenti rossoneri dell'epoca (Boban e Maldini) sul conto del giovane talento portoghese.

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