Il recente rimpasto dei ranghi tecnici all'interno dello staff azzurro ha perfettamente rispettato la forma. Neanche una parola fuori posto. Chicco Evani, vice e sodale (ai tempi della Samp) di Mancini, senza alcun preavviso né pubblico e ancor meno privato, ha concluso la sua esperienza con la Nazionale dopo alcuni anni di fattiva collaborazione (era in panchina all'europeo). In occasione del congedo, Evani ha firmato un post di grande eleganza, senza dire una parola sui reali motivi del divorzio, e ringraziando la federazione e i suoi colleghi del club Italia. Scavando nelle pieghe di quel che è accaduto dietro le quinte, è però emersa la vera ragione del divorzio tra il ct e il suo collaboratore più vicino. Durante l'ultima convocazione stagionale della Nazionale, a metà giugno, per affrontare le due sfide di Nations league, all'interno dello staff tecnico c'è stato - secondo tradizione - un vertice per decidere i tagli dopo il pre-raduno in Sardegna. In quella circostanza Evani, in modo leale e trasparente, ha espresso le proprie perplessità sull'utilità di confermare la convocazione di Bonucci, peraltro successivamente criticata anche dai media, e di lasciare a casa invece il centrocampista della Juve Locatelli che già in passato aveva avuto un attrito con Mancini.
Tra l'altro, secondo indiscrezioni degne di nota, anche all'interno del gruppo azzurri lo spogliatoio per capirsi - la convocazione di Bonucci aveva suscitato più di una sorpresa. Che sia buona abitudine, nello staff azzurro, discutere le convocazioni, è pratica nota. Un episodio su tutti storico: nel '94, prima dei mondiali negli Usa, Gedeone Carmignani, vice di Sacchi ct, si battè per la convocazione di Costacurta, diventata utilissima poi a causa dell'infortunio al menisco di Franco Baresi. Evani ha reagito in maniera composta e si è messo sul mercato in attesa di una qualche opportunità. Non gli sono certo mancate una serie di telefonate da parte di dirigenti interessati.
Chiusa la stagione azzurra, e colta l'occasione della fine del contratto di Paolo Nicolato, ct dell'under 21 che ha perso l'accesso alle Olimpiadi di Parigi, Mancini ha chiesto e ottenuto da Gravina di rimettere mano al suo staff: via Evani, dunque e dentro Bollini che ha lavorato col ct ai tempi della Lazio, e che con Lotito patron della Salernitana ha allenato anche i campani nel passato. All'under 21 è salito Nunziata, tecnico che ha riscosso nell'occasione il gradimento di Maurizio Viscidi, responsabile del settore giovanile della Nazionale. Il prossimo scossone arriverà probabilmente sulla panchina della nazionale di calcio femminile.
L'attuale ct Milena Bertolini, specie dopo la secca sconfitta al mondiale contro la Svezia, potrebbe concludere il suo mandato. E per la sostituzione circola, per la prima volta, la candidatura di un tecnico uomo, Paolo Nicolato che ha avuto all'inizio della carriera di allenatore un paio di esperienze alla guida di due formazioni femminili.
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