L'Italrugby evita il cucchiaio di legno e chiude il Sei Nazioni con due vittorie come nell'edizione 2007 (successi in Scozia e al Flaminio contro il Galles): dopo quella dell'esordio con la Francia, la squadra di Brunel ha battuto l'Irlanda per 22-15. In un Olimpico di Roma esaurito, bella prestazione degli azzurri che dominano per lunghi tratti gli avversari mai domi e segnano l'unica meta del match con Venditti.
Nell'ultima partita di Andrea Lo Cicero in Nazionale al 103° Cap, record assoluto per l'Italia («a 37 anni bisogna farsi da parte», così tra le lacrime alla vigilia il pilone sinistro catanese che poi si commuoverà anche quando sarà sostituito da Brunel a metà ripresa), grande primo tempo per gli azzurri che però non concretizzano l'enorme mole di gioco creata. 9-6 è il risultato all'intervallo, ma con una maggiore pazienza dentro i 22 avversari si sarebbe potuto creare un maggiore gap in favore della squadra di Brunel. L'Italia è brava a sporcare le rimesse laterali degli irlandesi, il loro punto critico e dopo essere andata sotto dopo tre minuti con un piazzato di Jackson, ribalta la situazione con due calci da fermo di Orquera (in settimana diventato papà di Olivia) e uno di Garcia. Lo stesso Orquera manda sul palo un'altra punizione, mentre Jackson accorcia le distanze nel finale di primo tempo. L'Italia non riesce a sfruttare con una meta la superiorità numerica durata 10 minuti per il giallo inflitto a O'Driscoll, alla sua ultima partita in Nazionale come Lo Cicero, per una bruttissima tacchettata a Favaro.
Buon avvio di ripresa per la squadra di Brunel: nelle mischie l'Italia sembra far male ma serve il replay per stabilire l'effettiva realizzazione di una meta di Venditti dopo nove minuti. Orquera trasforma e gli azzurri volano a +10 (16-6). A quel punto c'è una decisa reazione irlandese che recupera fino al -1 con tre piazzati di Jackson (un solo errore nel match). I verdi arrivano vicinissimi alla meta, rimanendo fissi per almeno due minuti nei 22 metri azzurri.
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