Ancora non è rientrata la questione dei cori razzisti negli stadi italiani. Dopo Pol Lirola, che ha parlato del razzismo come di un "problema che in Italia c'è", a mettere ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato Claudio Lotito. Il presidente della Lazio, a margine del Consiglio federale della Figc che ha discusso anche le possibilità e le modalità di dotare i club di strumenti contro la violenza e gli atti discriminatori nelle curve, è intervenuto così sull'argomento: "Non sempre la vocazione (?) - forse voleva dire locuzione, ndr - 'buu' corrisponde effettivamente a un atto discriminatorio o razzista. Ricordo - ha aggiunto il massimo dirigente bianconceleste - che quando ero piccolo, spesso a chi non era di colore, che aveva la pelle normale, bianca, gli facevano 'buu' per scoraggiarlo a segnare il gol davanti al portiere. Andrebbe interpretato", le parole di Lotito riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Poi l'imprenditore romano ha parlato della Lazio, la cui tifoseria è stata talvolta autrice di cori di stampo razzista o comunque discriminatorio: "Noi abbiamo tanti giocatori di colore, non penso che la nostra società faccia distinzione del colore della pelle. I comportamenti del club da questo punto di vista - ha puntualizzato Lotito - sono sotto gli occhi di tutti".
In effetti, fin dal primo giorno del suo insediamento a Formello il presidente della Lazio ha preso le distanze dalla precedente gestione Cragnotti, condannando gli eccessi - in ogni campo - della frangia più estrema della tifoseria bianconceleste. Non abbastanza, però, per mettere a tacere le critiche di quei tifosi che gli imputano uno scarso impegno sul fronte della lotta al razzismo. Come dimostrano proprio le sue ultime dichiarazioni. Visto che l'uso termine "normale" per qualificare la pelle bianca non è piaciuto a tutti. E sui social sono in molti ad avere scritto: "Che cosa vorrebbe dire, che la pelle scura è anormale?".
Tra loro anche il presidente dell'Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, che su Twitter ha commentato: "Normale, non di colore", con tanto di faccina "scettica".
Normale, non di colore
— Damiano Tommasi (@17tommasi) October 2, 2019
Di recente, oltre a Lotito, anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva sminuito la questione razzismo nel calcio e nello sport italiani, affermando che "Sbaglia chi fa
'buu' a un giocatore di colore, ma sbaglia ancora di più uno che guadagna tre milioni di euro e si lascia cadere in area, magari anche contento di prendere il rigore se l'arbitro non va a vedere al Var che non c'era".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.