Germania-Ungheria, ultimo match del girone F degli Europei, si giocherà domani mercoledì 23 giugno all'Allianz Arena di Monaco di Baviera ma per quell'occasione l'impianto del Bayern non si colorerà di arcobaleno. A prendere questa decisione ci ha pensato direttamente l'Uefa dicendo no alla richiesta del sindaco Dieter Reiter, che avrebbe voluto sostenere il movimento LGBT. Motivo? No a riferimenti politici o di altro genere nel mondo del calcio.
Il ct della Germania, Joachim Loew, ha cercato di fare da pompiere alla vigilia del match contro gli ungheresi: "Tutti sanno come vedo la situazione e ciò che accade nel mondo. Ma sono concentrato sulla partita, vogliamo fare un'impresa. Sarei stato felice, ma è importante che non spegniamo le luci con i nostri comportamenti. L'importante è vivere questi valori".
Ma ovviamente è scoppiato il caso.
La motivazione
Il capitano della Germania, il portiere Manuel Neuer, indosserà la fascia con i colori dell'arcobaleno e su questo l'Uefa ha dato il via libera ma non alla colorazione pittoresca di tutto l'allianz Stadium che non diventerà così un gigante arcobaleno. I tedeschi avrebbero voluto una risposta positiva da parte dell'Uefa per prendere nettamente le distanze dalle leggi del governo di Budapest nei confronti degli omosessuali. Ma cosa c'entra il calcio con la politica? Nulla.
L'Ungheria del presidente Orbán, infatti, ha approvato una serie di norme presentate dal partito di governo che vietano la rappresentazione e la discussione di orientamenti sessuali differenti da quello eterosessuale nei programmi scolastici e nei media che si rivolgono a minori di 18 anni.
No a riferimenti politici
L'Uefa, nella figura del presidente Aleksander Ceferin, ha motivato così il secco no rifilato al sindaco di Monaco di Baviera: "La UEFA comprende che l'intenzione è quella di inviare un messaggio per promuovere la diversità e l'inclusione, ma è un'organizzazione politicamente e religiosamente neutrale. Dato il contesto politico di questa specifica richiesta la UEFA deve declinare".
No alla resa
Nonostante il secco no ricevuto dall'Uefa, il primo cittadino di Monaco non si arrende dato che farà colorare di arcobaleno altri edifici della città: "L'arcobaleno è un segnale che rappresenta la libertà. La bandiera rappresenta come vogliamo vivere, nel rispetto reciproco e senza discriminazioni". Non solo la città dove si giocherà Germania-Ungheria, dato che anche altri stadi tedeschi si coloreranno di arcobaleno. Colonia e Francoforte hanno già reso noto che aderiranno all'iniziativa e così farà anche l'Olympiastadion di Berlino, impianto della capitale.
Juventus e Bayern solidali
All'iniziativa hanno aderito anche la Juventus che ha colorato il suo logo di arcobaleno ed ha postato la foto su Twitter con questa didascalia: "Everyone Loves Football",tutti amano il calcio, insieme all'hashtag 'Differences Make The Differencè.
Everyone LVES Football. #DifferencesMakeTheDifference pic.twitter.com/zAXEobNkWJ
— JuventusFC (@juventusfcen) June 22, 2021
Anche il Bayern, proprietario dello stadio dove si giocherà la terza e ultima partita del girone F, ha voluto dire la sua attraverso il presidente Herbert Hainer:"Saremmo stati felici di poter illuminare l'Allianz con i colori arcobaleno. Larghezza di vedute e tolleranza sono valori fondamentali".
No alle mode
In questi anni si è assistito a giocatori inginocchiati contro il razzismo, anche recentemente agli Europei con alcuni giocatori
dell'Italia protagonisti, in favore del movimento BlackLivesMatter e ora anche lo stadio color arcobaleno: l'Uefa ha deciso di dire no per non far entrare, giustamente, queste tematiche all'interno del mondo del calcio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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