Romelu Lukaku ci ha messo poco a conquistare l'Inter a suon di gol e prestazioni sempre più convincenti. Il gigante belga ha già realizzato 23 reti in stagione così suddivise: 17 in campionato, dietro solo a Cristiano Ronaldo e Ciro Immobile fermi a quota 21 e 27, due in Coppa Italia, due in Champions League e due in Europa League. L'Inter, però, deve ancora giocare 14 partite in campionato, più due sicure in Europa League contro il Getafe e il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Napoli: l'ex United, Chelsea ed Everton ha dunque ancora almeno 17 partite per poter incrementare il suo bottino di reti.
Lukaku ha conquistato fin da subito anche i tifosi dell'Inter e non solo con le sue reti ma con le sue grandi doti umane. Il 26enne di Anversa su Instagram si è messo a completa disposizione dei suoi supporter ed ha risposto alle domande: "Chi è il compagno di squadra più forte? Lautaro Martinez è uno dei migliori talenti che io abbia mai visto". La discussione si sposta poi su chi sia il più simpatico o i più simpatici con Romelu che ha citato due compagni: "Dico Ashley Young e Stefano Sensi".
L'ex West Bromwich Albion ha poi fatto un grande complimento al cervello del centrocampo nerazzurro Marcelo Brozovic, definendolo un combattente: "Brozovic? Se andassi in guerra e dovessi portarmi dietro qualcuno sceglierei lui. Grande personalità, tanta qualità". Lukaku ha segnato sia nel derby d'andata che in quello di ritorno e nell'ultima stracittadina di febbraio si è tolto la maglia apponendola sulla bandierina. Qualche ora dopo sui social network ha affermato di essere il nuovo re di Milano e alla domanda di un tifosi lo ha ribadito con il sorriso: "Il re di Milano? Sono io!" ed ha poi pubblicato l'istantanea del derby vinto per 4-2 dai nerazzurri.
Lukaku ha poi anche parlato del giovane talento dell'Inter Sebastiano Esposito a cui ha ceduto un calcio di rigore permettendogli di segnare la prima rete in Serie A a 17 anni e del terzo portiere, il collante del gruppo a suo dire, Tommaso Berni: "Sebastiano ha tanto talento, se
continua così può diventare un grande. Tommaso Berni invece è il collante della squadra. Quando hai bisogno di qualcosa, lui è sempre lì. Sempre positivo e dà consigli con le parole giuste prima di giocare".
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