La notizia del ricovero di Diego Armando Maradona ha lasciato con il fiato sospeso tutti i suoi fan e il mondo del calcio. Il quotidiano argentino Olé, però, è stato subito chiaro affermando come non si trattasse di un ricovero d'urgenza per via del contagio da coronavirus con l'ex Pibe de Oro trattenuto in ospedale per accertamenti. Gli esami a cui è stato sottoposto in giornata il 60enne ex idolo dei tifosi del Napoli, però, ha evidenziato un ematoma subdurale al cervello.
La TAC ha evidenziato questo problema abbastanza serio e nelle prossime ore l'ex attaccante argentino sarà operato in una clinica di La Plata per porre rimedio. Maradona nei giorni scorsi aveva mostrato forti segni di depressione, il tutto secondo una prima ricostruzione riconducibile alla situazione mondiale legata al coronavirus. In realtà gli esami specifici a cui è stato sottoposto l'ex giocatore di Napoli e Barcellona hanno smentito questa depressione.
Secondo quanto riporta Agi l'intervento sarà di routine almeno secondo quanto affermato dal dottore Luque ai microfoni del quotidiano argentino Clarin. Dall'entourage di Diego fanno sapere che l'ematoma è conseguenza di un trauma che potrebbe essere avvenuto un mese fa o cinque anni fa. Alcuni media argentini hanno addirittura suggerito come Diego possa essere caduto inavvertitamente in seguito all'assunzione di sonniferi. L'ematoma subdurale di solito è causato da un trauma cranico abbastanza grave da far scoppiare i vasi sanguigni, che formano un coagulo che esercita pressione sul cervello. L'età, i fluidificanti del sangue e l'abuso di alcol possono aumentare il rischio.
Con il fiato sospeso
In Argentina il tema Maradona è sempre molto delicato dato che si parla non solo di un calciatore ma di un vero e proprio idolo, un'icona un personaggio sempre colorito e mai banale. Secondo un membro del suo staff al Gimnasia y Esgrima le sue condizioni di salute non sarebbero gravi ma non avrebbe appetito e da oltre una settimana si sentirebbe triste. L'ex fuoriclasse del Napoli proprio venerdì 30 ottobre ha tagliato un traguardo importante compiendo 60 anni e ricevendo messaggi d'affetto da tutto il mondo e da Napoli con il presidente Aurelio De Laurentiis sceso in campo in prima persona per rendergli omaggio.
Proprio in quella serata importante, però, Diego aveva già destato qualche sospetto circa le sue condizioni di salute dato che aveva abbandonato la panchina alla fine del primo tempo della partita tra il suo Gimnasia e il Patronato, per la cronaca vinta per 3-0 dalla sua squadra. Secondo Italpress Maradona sta attraversando un periodo delicato anche per la morte del cognato Raul Machuca proprio per via del coronavirus e anche per le condizioni del suo ginocchio che gli causa problemi a deambulare che si vanno ad unire a quest'ultimo problema di salute. Secondo quanto riporta l'agenzia Nova il giornalista e grande amico del "Diez" Martin Arevalo ha dichiarato: "L'idea era che fosse dimesso domani o giovedì ma la tomografia ha evidenziato un ematoma e l'intervento non può aspettare".
Operazione necessaria
Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha parlato Stefano Ceci, amico e manager di Maradona che ha però voluto tranquillizzare tutti sulle condizioni dell'ex attaccante argentino: "Sarà operato, gli è stato trovato dopo una Tac un ematoma al cervello dovuto a un trauma. Avrà sbattuto la testa e non se ne sarà reso conto, capita dopo le pillole che prende per la mancanza del sonno. Non è un particolarmente intervento rischioso come mi hanno detto i medici, già stasera sarà operato. Erano diversi giorni che era abbattuto, è molto giù a livello psicologico e a questo si è aggiunta anche l'anemia.
Il suo corpo negli anni è stato molto provato dalla vita sregolata che ha condotto e anche la pandemia a livello psicologico non l’ha aiutato. È stato rinchiuso da mesi solo con la cuoca e un aiutante, non incontra neanche i familiari da inizio pandemia".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.